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Calciomercato, come diventare direttore sportivo: requisiti ed esami

L’iter completo per diventare un direttore sportivo, necessario passare attraverso corsi e l’esame di abilitazione

CALCIOMERCATO DIRETTORE SPORTIVO / Una figura molto importante nel mondo delle società di calcio è quella del direttore sportivo. Si tratta di una figura dirigenziale con competenze fondamentali, che spaziano dalla gestione organizzativa e strategica di una squadra, soprattutto in ambito di calciomercato, con un'occhio anche alla gestione amministrativa ed economica, relativamente a contratti e stipendi dei calciatori e dello staff tecnico. Spesso sono i direttori sportivi a condurre le trattative in sede di mercato e a concordare direttamente con gli allenatori e lo staff tecnico i profili dei giocatori che possono essere più utili per rinforzare la rosa. Ma cosa è necessario fare per diventare direttore sportivo? Andiamo a scoprire l'iter completo.

Calciomercato, iter per diventare direttore sportivo: requisiti, esami, regole

Per ottere la qualifica di direttore sportivo all'interno di una società calcistica, la regolamentazione è gestita in ambito federale, vale a dire dalla Figc. Si procede in particolare all'organizzazione, con cadenza annuale, di corsi specifici gestiti dal Settore Tecnico. Per partecipare a tali corsi, serve compilare un form di domanda di ammissione, presentando quindi un curriculum vitae – necessaria preferibilmente aver maturato esperienza come calciatore o allenatore o, quantomeno per il profilo tecnico-amministrativo, all'interno di società sportive – e un certificato medico che stabilisca l'idoneità a svolgere il ruolo. La domanda di ammissione verrà valutata da una commissione che deciderà se accoglierla o meno. Inoltre, tra i requisiti fondamentali ci sono: età minima di 25 anni; diploma di scuola secondaria di secondo grado; godimento dei diritti civili; non aver riportato condanne a pene detentive per delitti non colposi; non essere stati dichiarati interdetti, inabilitati o falliti; non aver subito provvedimenti di preclusione a incarichi nella Figc; non aver subito squalifiche per un periodo superiore a 90 giorni nella stagione precedente e superiore a 12 mesi nelle precedenti tre stagioni; non aver svolto il ruolo di procuratore nell'anno precedente al corso. L'ammissione sarà comunque subordinata al punteggio in una graduatoria stilata dalla commissione, sulla base dei titoli sportivi e non presentati. Gli ammessi dovranno sostenere una spesa di iscrizione di 5200 euro e provvedere personalmente alle spese di soggiorno.

Il corso seguirà quindi due indirizzi, uno di tipo 'tecnico' e uno 'amministrativo', con elementi di diritto dello sport, diritto amministrativo e altri che saranno decisi da una commissione competente. Al termine del corso, verrà sostenuto dai candidati un esame finale, con la discussione di una tesi. Chi supererà l'esame otterrà un diploma, propedeutico all'iscrizione all'Elenco Speciale dei Direttori Sportivi.

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