Biografia, carriera, curriculum e stile di gioco del tecnico biancoceleste
LAZIO SIMONE INZAGHI / Reduce dalla vittoria contro il Lecce, la Lazio ora si gode il terzo posto in classifica. L’obiettivo del club di Lotito è quello di lottare fino alla fine per ottenere il pass per la prossima edizione della Champions League. Per riuscirci il patron biancoceleste ha confermato ancora la sua fiducia a Simone Inzaghi, vero e proprio veterano del club capitolino. Calciomercato.it ha analizzato i tratti caratterizzanti l’allenatore piacentino.
Lazio, la storia di Simone Inzaghi: carriera e biografia del tecnico dei capitolini
Inzaghi è nato a Piacenza il 5 aprile 1976. Il calcio è stato un elemento determinante nella sua famiglia: anche il fratello Filippo infatti ha dato molto al calcio – ha vinto, tra le altre cose, 2 Champions League e un Mondiale – e attualmente si trova alla guida del Benevento in Serie B.
La carriera di Simone Inzaghi ha raccolto decisamente meno del fratello per quanto riguarda l’operato sul campo. Il discorso invece si inverte diametralmente per quanto riguarda il percorso da allenatore. Dopo aver giocato dal 1994 al 2010, vestendo le maglie di Carpi, Novara, Lumezzane, Piacenza, Brescello, Sampdoria, Atalanta e Lazio, il 43enne è rimasto tesserato con il club di Lotito, per il quale ha allenato le varie categorie del settore giovanile, arrivando fino alla panchina della Primavera il 7 gennaio 2014. La promozione in Prima squadra è datata 3 aprile 2016, giornata in cui ha preso il posto dell’esonerato Pioli. Da quel momento, l’ex attaccante non si è più separato dalla panchina biancoceleste, guidandola in oltre 150 apparizioni. Da allenatore della Prima squadra, Inzaghi ha messo in bacheca una Coppa Italia e una Supercoppa italiana.
Lazio, una squadra forgiata da Simone Inzaghi: 3-5-2, velocità e cambio di passo
Dal punto di vista del gioco, la concezione offensiva e verticale della squadra di Simone Inzaghi è stata il frutto di una lenta ma costante sperimentazione. Il modulo da lui adottato prevalentemente è un 3-5-2 decisamente pratico. La sua squadra infatti cerca il gioco in velocità, provando a verticalizzare per le punte nel più breve tempo possibile. Gli esterni, che devono essere fondamentalmente dotati di velocità e cambio di passo, sono di grande importanza in quanto hanno il compito di confezionare assist per gli inserimenti anche dei centrocampisti. Quest’ultimi devono far girare il pallone velocemente, provando a servire anche uno dei due attaccanti che è solito andare loro incontro. In caso di azione iniziata dal portiere, l’idea è di solito quella di cercare la mezzala, la quale poi potrà verticalizzare per gli attaccanti o assecondare gli inserimenti degli esterni. In fase di non possesso invece quest’ultimi sono chiamati ad abbassarsi sulla linea dei difensori, formando con loro una retroguardia a 5.




















