Biografia, carriera, curriculum e stile di gioco del tecnico della Dea
ATALANTA GASPERINI / Anche quest'anno l'Atalanta sta continuando a stupire appassionati e operatori del mondo del calcio a suon di ottimi risultati e di tanto spettacolo in mezzo al campo. Gran parte del merito di questa opera calcistica porta un nome ben preciso: Gian Piero Gasperini. La scorsa annata infatti la Dea ha stupito tutti, arrivando a chiudere la stagione in zona Champions League a pari punti con l'Inter e davanti a club blasonati come Milan e Roma. Calciomercato.it ha analizzato nel dettaglio biografia, curriculum e stile di gioco del tecnico di Grugliasco.
Gasperini, dal titolo di Serie B da calciatore alla qualificazione in Champions con l'Atalanta in panchina
Gasperini è nato nel comune piemontese di Grugliasco il 26 gennaio 1958. Dopo essere riuscito a esordire in Coppa Italia con la maglia della Juventus, club con cui ha svolto le Giovanili, viene prestato alla Reggiana per cominciare a 'farsi le ossa' e a giocare con continuità. Al termine della stagione 1978/79 viene ceduto al Palermo in Serie B con cui ha giocato fino alla stagione 1982/83. Le due annate successive lo hanno visto vestire le maglie di Cavese e Pistoiese fino ad arrivare al matrimonio con il Pescara datato 1985. Con il Delfino rimase fino al 1990, riuscendosi a laureare campione di Serie B nella stagione 1986/87. Si ritira ufficialmente nel 1993, dopo aver militato nella Vis Pesaro e nella Salernitana.
La carriera da allenatore di Gasperini è cominciata subito dopo l'addio al calcio giocato: la Juventus infatti gli affidò il compito di guidare le proprie Giovanili, partendo dai Giovanissimi fino alla Primavera, con cui è riuscito a vincere il torneo di Viareggio nel 2003. Questo anno ha segnato il passaggio da allenatore nel calcio professionistico, visto il matrimonio durato due anni con il Crotone, club in Serie C con cui è riuscito a ottenere la promozione in cadetteria. Ottimi risultati li ha raggiunti anche con il Genoa, riuscendo a conquistare la Serie A. Il suo talento viene notato dalla dirigenza dell'Inter, che gli offre, nel 2011, l'opportunità di sedersi in panchina. L'avventura con la Beneamata ha avuto però breve durata: Gasperini infatti viene esonerato dopo 4 sconfitte e un pareggio. Dopo essere riparti dal Palermo ed essere tornato al Genoa, nel 2016 viene ufficializzato alla guida dell'Atalanta, club con cui è ancora legato.
Atalanta, il 3-4-1-2 di Gasperini: uno contro uno, corsa e dinamismo
Dal punto di vista strettamente tecnico, quello di Gasperini potrebbe essere definito come uno stile di gioco in continua evoluzione. Il suo credo calcistico si basa prevalentemente sull'utilizzo di un 3-4-1-2 spiccatamente dinamico e aggressivo. Una rottura importante con gli stereotipi della classica difesa a quattro italiana è stata l'accettazione dell'uno contro uno tra la propria retroguardia e i reparti offensivi avversari. Il difensore gasperiniano deve essere in grado di giocare solo contro il suo avversario. Grande lavoro è chiesto poi anche agli esterni di centrocampo, i quali devono giocare a tutta fascia, aiutando difesa e attacco. Proprio per questo motivo il gioco dell'allenatore di Grugliasco necessita di elementi di grande corsa e dinamismo. In fase di finalizzazione lo spunto decisivo è richiesto principalmente al trequartista, il quale deve innescare le due punte. A supporto del fronte offensivo ci sono poi gli inserimenti degli esterni o dei centrocampisti.




















