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Milan, ESCLUSIVO Bellinazzo: “Via d’uscita quasi impossibile. Mercato? Obbligatorio vendere”

Il giornalista de ‘Il Sole 24 Ore’, in esclusiva a Calciomercato.it, ha parlato della situazione economica dei rossoneri e dei risvolti sul mercato

CALCIOMERCATO MILAN BELLINAZZO BILANCIO ELLIOTT/  Dal bilancio in grave disavanzo, ai rivolti sul mercato rossonero. Questi alcuni temi contenuti nell'intervista rilasciata in esclusiva a  Calciomercato.it  dal giornlaista Marco Bellinazzo, responsabile Sport & Business de 'Il Sole 24 Ore'.

Il bilancio consolidato 2018/2019 del Milan presenta un deficit di 146 milioni di euro, record negativo nella storia del club. Come si spiega?

“È il risultato di tutte le complicazioni societarie che ci sono state in questi anni, i tentativi di rilancio del club non hanno sortito gli effetti sperati. Intanto c'è stato un forte incremento dei costi, in particolare quelli relativi agli ingaggi dei giocatori e agli stipendi, aumentati di 35 milioni rispetto all'anno scorso. L'altro aspetto è relativo alla stagnazione dei ricavi, 240 milioni, come 10/15 anni fa. In due anni il Milan ha perso più di 250 milioni. Su questo pesa il mancato accesso alla Champions League. E' chiaro che molto deriva dalle precedente gestione dell'imprenditore cinese Li Yonghong”. 

Com'è possibile che un fondo importante come Elliott non sia riuscito in 15 mesi ad invertire la tendenza?

“In effetti questo bilancio è tutto di Elliott. Il problema però è che i contratti pluriennali dei calciatori con gli ingaggi concessi da Li, tipo quello di Donnarumma, non si possono cancellare con un tratto di penna. Inoltre, per incrementare i ricavi serve tempo. Il modo più veloce è quello di qualificarsi per la Champioons perchè consente di incassare 50 milioni aggiuntivi e ti permette di aumentare i contratti di sponsorizzazione”. CLICCA QUI per tutti gli ultimi aggiornamenti.

Il Milan rischia il fallimento?

“No. Il vero rischio è l'aumento del gap con le big d'Italia e d'Europa, che a differenza del Milan macinano ricavi e utili. Il club rossonero così deve accontentarsi del ruolo di comprimario”

Sul fronte del mercato invece questa grave situazione può costringere il Milan a vendere pezzi pregiati come Donnarumam e Suso che assicurano plusvalenze importanti?

“In questa fase è quasi un obbligo vendere. Ovviamente i nomi che hai citato sono quelli indiziati perchè permettono plusvalenze maggiori. Peraltro, qualora il Milan si qualificasse per la Champions o per l'Europa League, resta il rischio di una sanzione. A mio avviso per evitare questo, la società dovrebbe attivare un settlement agreement con la Uefa, in modo da iniziare un percorso di rientro. Certo, non è facile trovare l'equilibrio tra il fare plusvalenze e non depotenziare troppo la rosa”.   

Quindi il Milan come ne esce fuori da questa situazione?

“La situazione è oggettivamente complicatissima ed è quasi impossibile trovare una via d'uscita”.

Lo costruzione dello stadio potrebbe aiutare?

“Sì, purchè i tempi non si allunghino”.  

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