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VIDEO CM.IT – Milan, Galeone: “Con questa squadra neanche nelle prime sette”

L’esperto ex allenatore ha detto la sua sulla delicata situazione che vige in casa rossonera

MILANO CALCIO CITY GALEONE / Giovanni Galeone, a margine della consegna del 'Premio Best' all'evento 'Milano Calcio City', si è soffermato anche ai microfoni di Calciomercato.it sul momento delicato che sta vivendo al Milan il suo ex allievo Marco Giampaolo: “Ha una squadra meno forte di quello che si potesse pensare. Deve capire come disporli, di come sfruttarli al meglio. Deve dare poche indicazioni ma buone, come diceva prima Allegri. Non credo sia in pericolo per sabato, però quattro sconfitte su sei partite per il Milan credo che forse non sia mai successo”. 

GIAMPAOLO – “L'ho sentito prima che andasse al Milan, aveva le sue idee su determinati giocatori e su dove metterli in campo. Deve definire una volta per tutte la posizione di Piatek e Suso. Lo spagnolo era sul mercato, forse con la sua cessione il Milan si sarebbe potuto muovere diversamente in estate. Giampaolo si era convinto vedendo i primi allenamenti di poterlo mettere da trequartista, ma dopo le prime amichevoli le cose non sono andate bene. Ha un gruppo molto giovane a disposizione, non sarà facile venirne fuori. Non ha quei due-tre calciatori di spessore e personalità che ti elevano il livello della squadra. Adesso Giampaolo deve pensare solo a fare punti e risultati, sperando poi che la società intervenga sul mercato a gennaio. Se il Milan resta così, nonostante tutto il bene che voglio a Giampaolo, non credo possa arrivare neanche nelle prime sette a fine campionato”.

Galeone prima sul palco aveva sottolineato: “Giampaolo è preparato, spero possa venir fuori da questa situazione non semplice. È la prima grande occasione che gli capita, ha fatto tanta gavetta finendo anche in Serie C. Deve capire però che il Milan è il Milan e riuscire a comprendere il valore dei calciatori che ha a disposizione. Giampaolo, Gasperini e Allegri hanno una personalità completamente diversa. Max e Gianpiero erano già allenatori in campo rispetto a Marco, che a differenza degli altri due non ho allenato ma che è stato un mio collaboratore. Giampaolo è un tipo precisino, non rischia la fase offensiva se prima non ha sistemato quella difensiva. Come si dice: un po' sparagnino e tirato. Gasperini tatticamente era maniacale già da calciatore, un po' più accorto rispetto ad Allegri. Massimiliano sapeva leggere invece benissimo i momenti della partita ed era più fantasioso”.

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