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Roma-Atalanta, Fonseca: “Mi sono italianizzato. Turnover? Sì, ma non per quei due. Smalling gioca”

L’allenatore portoghese incontra i giornalisti alla vigilia della sfida dell’Olimpico

ROMA ATALANTA CONFERENZA FONSECA / Reduce da tre successi consecutivi tra Europa League e campionato, la Roma ospiterà domani all'Olimpico l'Atalanta. Dopo la batosta in Champions contro la Dinamo Zagabria, i nerazzurri hanno saputo rimontare due gol alla Fiorentina, pareggiando per 2-2. Senza lo squalificato Mancini, i giallorossi devono anche vedersela contro una recente tradizione negativa contro i bergamaschi in casa. L'ultima vittoria risale infatti alla gestione Rudi Garcia, mentre negli ultimi cinque precedenti ci sono stati tre pareggi e due successi orobici. Calciomercato.it ha seguito la conferenza di Paulo Fonseca in tempo reale. “Mi aspetto una partita molto difficile, con un avversario con caratteristiche specifiche. Una squadra molto aggressiva in fase difensiva, con giocatori di grande qualità tecnica e individuali. Sarà una gara combattuta e difficile”. Sulla necessità di non esaltarsi troppo. “Con i miei giocatori cerchiamo di essere sempre equilibrati, la partita precedente appartiene al passato. Non dobbiamo pensare che abbiamo conquistato qualcosa dopo tre vittorie consecutive, non abbiamo conquistato nulla. E' presto per essere euforici, c'è ancora molto da fare”.

Roma-Atalanta, Fonseca: “Non posso far riposare Dzeko e Kolarov”

Interrogato anche sugli episodi di razzismo, l'allenatore della Roma ha detto: “Per fortuna nelle nostre partite non ho assisto ad episodi di razzismo. Sono totalmente contrario a qualsiasi forma di razzismo, bisogna essere combattivi fino in fondo. Il calcio deve unire le persone e deve regalare momenti di felicità e di piacere. Sono a favore di misure volte ad estirparlo totalmente”. Mattatori della gara di Bologna, Dzeko Kolarov non riposeranno domani. “Sono due giocatori importantissimi per noi, vorrei farli riposare ma in questo momento non è possibile. Hanno risposto sempre positivamente, curano la loro condizione fisica con grande professionalità”. Finora sono sei i giocatori sempre titolari, tra questi c'è anche Kluivert, spesso preferito a Zaniolo in campionato. “Vediamo domani chi giocherà. Farò alcuni cambi, ma tutti i miei calciatori sono importanti, ma la cosa più importante è la Roma che deve venire prima di tutto e tutti. Non c'è nessuno che è al di sopra della squadra, tutte le mie scelte sono fatte in base al bene della squadra e alle caratteristiche della partita che affronteremo”.

Roma-Atalanta, Fonseca: “Cristante è coraggioso. Smalling gioca”

Tra gli insostituibili c'è anche Bryan Cristante. “E' molto intelligente e capisce quello che voglio in quel ruolo. E' un giocatore coraggioso e per giocare così ho bisogno di coraggio e di correre rischi. Difensivamente è forte, è bravo in interdizione e in costruzione. Ha una buona gamba, un buon passo. E' uno dei calciatori più importanti tatticamente fino ad ora per i compiti che svolge in mezzo al campo”. Rispetto alla scorsa stagione, la squadra sembra più unita. “Non posso parlare del passato, anche perché non ero qui. Posso confermare che ora vedo un gruppo unito, ma è una cosa che nasce in maniera naturale. E' una squadra che lotta e rema nella stessa direzione, non è servito che io dicessi di dover essere uniti e coesi. E' un aspetto fondamentale se si vuole provare a vincere qualcosa”. Con l'assenza di Mancini, opportunità dal primo minuto per Smalling: “Giocherà lui”. 

Roma-Atalanta, Fonseca: “Mi sono italianizzato”

Rispetto alla prima partita, la Roma ha cercato maggiore equlibrio tra fase difensiva e fase offensiva. “Sì, è un Fonseca italianizzato. Il calcio è totalmente differente e chi viene qui e non ha la capcità di capire queste differenze e che non bisogna adattarsi, si sbaglia di grosso. Detto ciò, i miei principi generali vengono mantenuti. Voglio una squadra propositiva, che tenga la palla e che giochi nella metà campo avversaria”. Caratteristiche che si sono riverberate anche nella scelta di Pau Lopez in porta. “Delle questioni tecniche dei portieri non posso parlare molto, ma ovviamente per le nostre caratteristiche è importante far partire l'azione dal portiere e non ci sono molti portieri che riescono a farlo come lui. E' molto equilibrato e aiuta molto la squadra. La parata di Bologna è stata decisiva. Sono molto soddisfatto di lui, ma anche di come lavorano Fuzato e Mirante. Abbiamo uno dei migliori preparatori dei portierei al mondo e confido totalmente in Marco (Savorani, ndr)”.

Tornando alla partita di domani, l'attacco nerazzurro è il pericolo più grande per la Roma. “L'Atalanta ha giocatori fortissimi come Gomez, Ilicic Zapata e dovremo fare molta attenzione ai loro movimenti. Saranno molto importanti i movimenti della pressione. Abbiamo studiato bene il nostro avversario e proveremo a farlo al meglio”. Fonseca è arrivato alla Roma anche in seguito al rifiuto di Gasperini. “Sono sicuro che non mi chiederà cosa si è perso non venendo qui, non mi farà questa domanda che dici tu (risponde rivolgendosi al cronista, ndr). Non è una partita tra me e lui, che è un allenatore grandissimo, con tante qualità. E' una partita tra due squadre e non tra due allenatori”. In chiusura una domanda sull'ambiente e sulla paternità della sua scelta. “Mi hanno contattato Petrachi Fienga. So che quando la squadra va bene si creano momenti di euforia. Io sono contrario all'euforia, è giusto festeggiare dopo una qualificazione in Coppa o dopo un campionato positivo. Dobbiamo avere la consapevolezza che domani c'è una sfida diversa e difficile. Tutto il resto lo tengo fuori dal gruppo di lavoro. Siamo all'inizio e non abbiamo ancora conquistato nulla. E' una maratona dura, dobbiamo rimanere con i piedi per terra. E' importante la positività, ma dobbiamo avere la consapevolezza che dobbiamo lavorare forte per continuare a crescere con umiltà”. 

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