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Juventus, critiche a Paratici: Vocalelli ‘stuzzica’ l’Inter!

Il giornalista ha commentato il lavoro dei bianconeri

CALCIOMERCATO JUVENTUS INTER VOCALELLI / Il mercato estivo da poco concluso ha consegnato alla Juventus una rosa molto ampia, fattore che ha portato Sarri ad escludere alcuni pezzi pregiati (Mandzukic ed Emre Can) dalla lista per la Champions League. Commentando l'operato del d.s. Paratici, però, il giornalista Vocalelli ha espresso la sua opinione chiamando in causa anche alcune scelte fatte dai rivali dell'Inter: “Se ne sentono tante sul mercato della Juve, criticata (?) per non essere riuscita a piazzare alcuni giocatori, accusata di scarsa programmazione (!) e costretta a fare i conti con il pensiero ingombrante di dover lasciare un paio di elementi importanti fuori dalla lista Champions. Insomma, come si diceva in passato, una squadra – per chi profila momenti difficili – alle prese con i 'problemi' di abbondanza di cui tanto si parlava tanti anni fa. Quando le rose erano ristrette, magari si potevano portare in panchina solamente tre giocatori, i campionati erano a sedici squadre e e si giocava al massimo un mercoledì ogni tre settimane – le sue parole su 'Tuttosport' – Che la Juve abbia sfoggiato intuito e capacità di intervento sul mercato è evidente negli acquisti: per aver preso Ramsey con largo anticipo, Rabiot all’alba dell’estate ed essere riuscita a strappare il sì dell’Ajax e di De Ligt che avevano dieci proposte sul tavolo. Però, si dice, è in uscita che la Juve non è riuscita a far ciò che voleva. Un’osservazione solo apparentemente vera”.

LE USCITE – “Già, perché questo è stato un mercato condizionato dalle plusvalenze e dominato dai prestiti. Anche eccellenti – prosegue Vocalelli – Ha prestato i suoi campioni l’Inter – e il caso Icardi al Psg ha tenuto banco fino alle battute finali – ha prestato i suoi grandi giocatori l’Arsenal, con Mkhitaryan come esempio, lo ha fatto il Manchester United con Sanchez e Smalling, il Barcellona con Rafinha e Coutinho, lo ha fatto l’Atletico Madrid, così come il Chelsea con Drinkwater, il Psg con il portiere campione del mondo, Areola, e la lista potrebbe andare avanti all’infinito. La Juve, no. La Juve, questa la differenza, ha provato – dopo esserci riuscita con Cancelo o Kean per fare due nomi – sì a vendere i suoi giocatori, magari senza riuscirci, ma non ha mai pensato come abbiamo visto di prestarli, facilitando le uscite”.

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