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Buu a Lukaku, Giulini: ”Cagliari non è una città razzista, no a squalifiche!”

Il presidente rossoblu prende le distanze dall’episodio sgradevole andato in scena domenica sera alla Sardegna Arena

CAGLIARI INTER LUKAKU GIULINI /  Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini scende in campo personalmente dopo i cori razzisti rivolti a Romelu Lukaku da una parte della tifoseria della Sardegna Arena, durante la seconda partita di Serie A andata in scena contro l'Inter domenica sera.  Tutte le news di calciomercato e non solo: CLICCA QUI!

Il numero uno rossoblù è intervenuto sulle frequenze di 'Radio Popolare' per prendere una posizione forte e decisa in merito alla questione: ''Stiamo provando a lavorare in maniera concreta, con la sensibilizzazione degli steward che dovranno segnalare le persone alla Digos. Con la tecnologia non è infatti facile leggere i labiali: chiederemo anche l'aiuto ai tifosi per bene, ovvero al 99.9% dei sostenitori del Cagliari. Combattere l’ignoranza è difficile, noi possiamo solo sensibilizzare. Questo fatto ci ha fatto provare una grandissima rabbia e frustrazione per tutte le iniziative che facciamo, come può essere la Scuola di Tifo. Saremo i primi a introdurre questa scuola''.

La presa di distanza: ''Cagliari non è una città razzista, a me dispiace tantissimo che sia passata quest’immagine di noi anche all’estero. Mi auguro che non ci siano squalifiche, non è la soluzione quella di chiudere le curve: come dicevo prima bisogna sensibilizzare gli steward. Non escludo comunque che qualcuno dei miei steward abbia visto o qualche telecamera abbia individuato chi ha ululato. Una volta riconosciute quando queste persone si ripresenteranno allo stadio potrebbero non essere fatte entrare”.

 

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