Il tecnico parla alla vigilia del match contro le Rondinelle
MILAN BRESCIA GIAMPAOLO PIATEK BONAVENTURA / Giornata di vigilia per il Milan di Marco Giampaolo. I rossoneri dopo il passo falso contro l'Udinese sono pronti a cambiare volto. Il tecnico – in conferenza stampa – ci presenta il match contro il Brescia, in cui dovrebbero vedersi parecchi cambi:
ERRORI DI UDINE – “Avevo detto che saremmo stati competitivi, mi aspettavo una Udinese così. Ritengo che il Milan non possa avere quell'atteggiamento tattico. Ci è mancato il leggere le situazioni, per mancanza di conoscenze. Ho detto che abbiamo bisogno di tempo per assimiliare conoscenze colletteve”.
PIATEK – “E' un problema di spazi e conoscenza anche in questo caso. Bisogna vedere dove gioca il Milan se nella propria metà campo o se nell'altra”.
SVOLTA – “Chiedo ai tifosi di avere la pazienza giusta. Il Milan dovrà fare il Milan ma dateci tempo”.
MODULO – “Nei concetti non si cambia nulla, si porta avanti il lavoro di 50 giorni fa, posso spostare un giocatore ma i concetti restano. Siamo andati male quando l'avversario ci ha aspettato. Il principio di gioco non cambia, non arretriamo di un millimetro. Modulo? Non è questione di numeri ma di interpretazione. Bonaventura? E' forte ma dietro nel piano fisico. Ho zero preoccupazioni, la squadra sta facendo le cose per bene”.
BRESCIA – “E' una buona squadra, somiglia alla mia Sampdoria e fa un gran lavoro collettivo.”
CONFRONTO – “Maldini e Boban? Abbiamo parlato della partita, che è chiara. Non serve molto per capire cosa abbiamo fatto bene e cosa abbiamo sbagliato”.
NUOVI – “Sono partito con otto Primavera in ritiro, magari questi giocatori sanno muoversi meglio. Scordatevi che un giocatore che arriva domani e gioca. Non giocherà mai! Il mio modo di lavorare è diverso, ecco perché contesto il mercato aperto.”
PLAYMAKER – “I nostri due playmaker sono Bennacer e Biglia.”
CAMBI – “Suso dove lo vedremo? Domani lo scopriremo (ride, ndr.), io vado avanti per la mia idea di calcio. Ti aspetti una 'pazzia' dal mercato? I miei dirigenti sanno cosa c'è da fare, io alleno la squadra e sono contento di come stanno lavorando. Agli allenatori oggi viene detto 'Tu pensa ad allenare'”.
POCO TEMPO – “In linea generale c'è sempre poco tempo ma io devo andarmelo a prendere. Non sono uno che salta dei passaggi, ho bisogno di fissare dei concetti. Noi dobbiamo passare da un percorso ben preciso”.
NECESSITA' DI CAMBIARE – “Segnale di debolezza? Le mie parole sono state strumentalizzate. Il mio principio di gioco – ripeto – non cambia”.
POCHI CENTIMETRI – “Non tutte le squadre sono dotate di giocatori alti 1,90 che a me piacciono meno. Più sono alti meno sanno giocare, in linea generale. Nel gol preso non c'entrano i centimetri ma non bisognava far partire il calciatore”.
ATTACCO – “Il trequartista è un attaccante con duttilità, qualità e spirito di sacrificio: ecco perché Suso può giocare lì. Non penso ad un trequartista centrocampista. Gli attaccanti lavorano bene”.
CALCIOMERCATO-CONVOCAZIONI – “Le mie scelte non si basano sul calciomercato. I convocati possono giocare anche se c'è qualche spiffero di mercato”




















