Le parole del neo acquisto delle Rondinelle tornato in Italia dopo due anni in Ligue 1
BRESCIA BALOTELLI / Il giorno di Mario Balotelli: dopo l'annuncio di ieri, inizia oggi l'avventura al Brescia dell'attaccante ex Inter e Milan. Contratto annuale per Balotelli che oggi parlerà nella conferenza stampa di presentazione, spiegando i motivi della sua scelta e le ambizioni per il campionato che sta per iniziare. Calciomercato.it vi offrirà in diretta le dichiarazioni del calciatore.
INIZIA LA CONFERENZA
Dopo l'introduzione da parte del presidente del club lombardo Cellino, parola a Balotelli, tornato in Serie A: “Io e il patron ci eravamo già incontrati in Inghilterra anni fa. E' nata questa scelta tramite Mino, non è stato poi così difficile scegliere il Brescia”.
Sugli obiettivi: “Paura zero, sono motivato e pronto ad aiutare i miei compagni. Quella magari l'avete voi”.
Sulla scelta e su Roberto Mancini: “Ho sentito il commissario tecnico in occasione del mio compleanno. Brescia può darmi tutto e io posso dare molto di più a questa città”.
Sulla sua esperienza all'estero: “Non sono uno che guarda la televisione, che legge molto, ma ormai ci sono abituato non si può piacere a tutti, è normale. Ho passato più anni che in Italia fuori, mia mamma all'inizio piangeva per la possibilità di Brescia, poi era contentissima. Anche perchè mio padre era di questa città e sarebbe stato un sogno anche per lui”.
Sulla Nazionale italiana: “E' un obiettivo. Sul razzismo non lo so, non ho ancora iniziato, ma mi auguro con tutto il cuore che non accadano le stesse cose di tanti anni fa”.
Su una partita che aspetta con trepidazione: “Per me le partite sono tutte importanti, poi magari ci sono alcune che aspetti con più ansia”.
Sul fatto che possa essere l'ultima occasione: “Sto bene, son sereno, magari lo pensi tu. (ride, ndr) Allora siamo apposto”.
Al termine della conferenza, Balotelli è stato ascoltato ai microfoni di 'Sky Sport' per ulteriori domande: “Sono veramente molto felice. C'è stata una trattativa di mercato con l'agente e sono stato subito entusiasta, avevo detto assolutamente si, è una scelta di cuore. Mia mamma era commossa, avere suo figlio nella città di suo padre è una cosa speciale”.
Sui tifosi: “Ho sempre ricevuto affetto qui, ma come in questi giorni mai. Sono carico perchè voglio giocare, penso di averlo dimostrato in Francia, giocare a Brescia mi dà ancora più carica. Fino all'anno scorso è andata bene, ho avuto solo la sfortuna di questa squalifica di quattro giornate”.
Sulla Nazionale: “Sono venuto qui perchè è la mia città, ma anche perchè voglio riprendermi la maglia azzurra. La squadra è forte, sono così forti che rendono migliore anche Mario”.
Sulla sua leadership nelle Rondinelle: “Penso di esser sempre stato un leader, chiaro che essendo più grande, ti responsabilizzi e mi è successo dal Nizza in poi. I giornalisti hanno sempre avuto un'idea di me da 'matto', ma non credo di trovare uno che ha condiviso lo spogliatoio con me che mi odi. Inoltre sulla Nazionale posso dire che prima di Mancini non dipendeva da me, ora però tocca a me. Quelli di prima così e così”.




















