L’ex difensore nerazzurro, intervistato da Calciomercato.it, ha parlato di Conte, di Icardi e del mercato dell’Inter
INTER FERRI CONTE ICARDI JUVENTUS / Dall'Inter di Conte come anti-Juventus al caso Icardi, passandro per il calciomercato e la difesa. Questo e altro nell'intervista esclusiva rilasciata a Calciomercato.it da Riccardo Ferri, ex difensore dei nerazzurri, con cui ha militato 13 anni, conquistando, tra l'altro, 1 Scudetto e 2 Coppe Uefa.
Con la presentazione alla stampa, ieri è scattata ufficialmente l'avventura di Conte sulla panchina dell'Inter. L'obiettivo è di colmare il divario dalla Juventus. Missione possibile?
“Antonio è stato molto chiaro rispetto agli obiettivi e la strada da percorrere per raggiungerli. I presupposti per agguantare la Juventus ci sono, c'è grande sinergia tra allenatore e società, io sono molto fiducioso sul fatto che possa riuscire nell'obiettivo. Conte ha vinto ovunque e non vedo perché non possa farlo anche all'Inter”.
In casa nerazzurra un caso spinoso è quello relativo a Icardi. La società lo ha chiaramente messo sul mercato perché non rientra nel suo progetto. Conte si è allineato. Secondo te decisione inevitabile o bisognava provare a recuperarlo?
“Credo che siano stati fatti tutti i tentativi per recuperare il rapporto. Il giocatore va rispettato, ma la scelta della società è giusta. Del resto Conte ha detto che dietro ad un fuoriclasse deve esserci anche una grande persona”.
Dzeko e Lukaku sono gli uomini giusti per l'attacco dell'Inter?
“Sono due giocatori che fanno reparto da soli, lavorano molto per la squadra, ma hanno anche una grande capacità realizzativa. Entrambi possono contare sull'esperienza a livello internazionale, quindi possono sicuramente spostare gli equilibri”.
Nel reparto arretrato Conte giocherà con la linea a 3, Godin-De Vrij-Skriniar. E' la difesa più forte del campionato?
“Sì. Anzi, con l'arrivo di Godin credo che sia una delle linee più forti a livello europeo. Peraltro non biosgna dimenticare che in porta c'è un fuoriclasse come Handanovic”.




















