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Inter, colpi di mercato: Pellegrini approva

L’ex presidente ha parlato anche di Lukaku e Barella

INTER PELLEGRINI / Ernesto Pellegrini ha fatto il punto sul momento dell'Inter. L'ex presidente ha analizzato le mosse di mercato e le prospettive future: “Conte? Anche Trapattoni era un uomo targato Juve. Con lui era scattata subito la stima. Conte è una garanzia per gli scudetti che ha vinto e il grande lavoro svolto in questi anni. Ha carattere. Io ho molta stima in Beppe Marotta, che considero il miglior manager italiano. Abbiamo una società alle spalle con cinesi che dimostrano di avere voglia di costruire una grande squadra. Le premesse ci sono per ottenere dei risultati – le sue parole a 'Radio anch'io Sport' – Inter da scudetto? Difficile immaginare una Inter vincente subito ma bisogna provarci. La Juve ha cambiato allenatore e probabilmente avrà un inizio di campionato non facile. L'Inter potrebbe addirittura fare il colpaccio. Caso Icardi? Ai miei tempi, con la mia presidenza, c'era una regola ferrea: non si parla di soldi durante il campionato. Era vietato. Questo caso non ci sarebbe stato perché mi sarei rifiutato di parlare. Comprare un club femminile? Ci penso ma non prometto nulla”.

GLI ACQUISTI – “Lukaku? Lo vedo benissimo, non bene. E' un giocatore affermato, forte fisicamente, con senso spiccato del gol. L'ho sentito qualche sera fa in un'intervista e mi ha sorpreso. E' un ragazzo con la testa sulle spalle, così mi è sembrato e spero di non sbagliarmi. Barella? Mi piace molto, è un centrocampista di sicuro valore e spero che lui venga. La volontà di portarlo all'Inter c'è, dispiace per gli amici cagliaritani ma se deve lasciare i sardi meglio che venga all'Inter. Barella e Sensi sono due pedine importanti”.

IL PASSATO – “30 anni fa lo Scudetto? Avevamo una squadra quasi imbattibile. Matthäus avrebbe poi vinto il pallone d'oro. Era una squadra che giocava molto bene e avrebbe potuto vincere anche di più. Sparito dalla scena calcistica? Per un po' di anni non mi sono fatto più vedere perché sono innamorato di una squadra e mi rifiutavo di vederla nelle mani di un amico, perché Moratti è un amico. La mia passione per questa squadra è veramente molto forte”.

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