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Inter, missione plusvalenze compiuta: da Pinamonti a Sala, superata quota 45 milioni

Vanheusden altro tassello di peso, ma i nerazzurri riescono a non sacrificare calciatori nel giro della prima squadra

INTER PLUSVALENZE / Ufficialmente fuori dai vincoli del settlement agreement che negli ultimi anni ha fortemente condizionato le manovre di calciomercato, l'Inter come le altre società deve continuare a mettere a bilancio plusvalenze per rientrare nei paletti del Fair Play Finanziario. Una condizione necessaria per non sforare i 30 milioni di passivo tollerati dall'Uefa in un triennio e che la dirigenza nerazzurra è riuscita anche questa volta a soddisfare senza perdere calciatori importanti o nel giro della prima squadra. Anche se non sono mancati i sacrifici che molti tifosi avrebbero preferito evitare.

Su tutti quello di Andrea Pinamonti. L'attaccante classe '99, trascinatore dell'Italia al Mondiale Under 20 e reduce da una buona stagione a Frosinone, è stato ufficializzato al Genoa, in prestito con obbligo di riscatto, per circa 18 milioni di euro. Inizialmente era previsto il suo arrivo in ritiro a Lugano per svolgere la preparazione agli ordini di mister Antonio Conte, poi le difficoltà nelle trattative con Roma e Cagliari per Dzeko e Barella hanno fatto cambiare i piani sul talento di Cles, per il quale comunque la dirigenza interista si sarebbe riservata una corsia preferenziale per riaverlo. Discorso simile per Zinho Vanheusden, promettente difensore belga che dopo la stagione in prestito è passato ufficialmente allo Standard Liegi: circa 12,5 milioni di euro in cassa, plusvalenza quasi totale. Con Andrea Adorante al Parma e Marco Sala al Sassuolo, si raggiunge quota 40 milioni di euro complessiva che verrà ulteriormente ritoccata verso l'alto da altri sacrifici. Nello specifico, al conteggio si aggiungeranno Rizzo al Genoa (2,5 milioni), Gavioli che dovrebbe seguirlo, Burgio all'Atalanta (2 milioni) e Merola al Bologna (2,7 milioni inclusi bonus più il 30% della futura rivendita). Il totale sfiora dunque i 50 milioni di euro di plusvalenze, con i giovani della Primavera che ancora una volta si rivelano un patrimonio fondamentale per i conti della società nerazzurra.

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