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Juventus, Barzagli lascia l’eredità: “Rugani e Romagnoli”. Poi ‘svela’ la scelta

Il difensore ha parlato anche di Conte

JUVENTUS BARZAGLI / Emozionato per l'addio alla Juventus e al calcio giocato, Andrea Barzagli ha fatto il quadro tra presente e futuro: “Addio? E' stata un’emozione forte. Avevo vissuto una settimana molto tranquilla, perché mi sentivo sereno. Secondo me era arrivato il momento giusto. E le assicuro che non è facile, da calciatore, decidere di smettere – le sue parole alla 'Gazzetta dello Sport' – Eredi? Mi auguro che Rugani e Romagnoli possano diventare colonne importanti. Loro secondo me hanno un potenziale, ma è fondamentale, per un difensore, essere punto di riferimento dei propri compagni. In questo, essendo giovani, cresceranno naturalmente. Il talento lo hanno. BBC? L’intuizione è stata di Conte, che ci ha messo a giocare a tre. Però sembravamo fatti apposta per incontrarci. La BBC esaltava le doti di ognuno. In campo bastavano gli sguardi, ci capivamo al volo. C’è stata in tutti e tre grande professionalità, grande attaccamento alla Juve e soprattutto grande voglia di migliorarsi”.

Barzagli ha parlato del ruolo da allenatore: “E' una cosa a cui ho pensato. Seguirò il corso a Coverciano, voglio vedere se questo mondo mi appassiona. Quando fai il calciatore sei come una piccola azienda e pensi solo a te stesso, gira tutto intorno a te, decidi tu. Da allenatore devi iniziare a pensare a 360 gradi. Non è soltanto il problema di chi far giocare ma anche avere rapporti con il giocatore, con lo staff, con il medico, con la stampa, la società. E' una cosa diversa. Mi affascina e spero di essere giusto per un lavoro così”.

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