Le parole in conferenza stampa del tecnico giallorosso in vista del posticipo contro i campioni d’Italia
ROMA JUVENTUS RANIERI / Domenica sera la Roma ospita i campioni d'Italia della Juventus nel posticipo della 36° giornata di campionato. I giallorossi vogliono riprendere la corsa dopo il rocambolesco pareggio contro il Genoa e continuare a sperare in un piazzamento in Champions League. Claudio Ranieri carica i suoi in conferenza stampa: “Servirà determinazione e concentrazione, abbiamo perso una buona occasione a Genova ma dobbiamo reagire. Sono arrivato che era difficile entrare in Champions ma siamo lì e non dobbiamo lasciare nulla di intentato. Diamo il massimo, poi tireremo le somme. Tutti vogliono vincere ma alla fine vince solo uno: complimenti alla Juve, sono un punto di riferimento tra i top team. Credo che per la Roma sia vitale avere lo stadio: solo dopo potrà pensare ad una rincorsa alla Juventus, altrimenti ci saranno grandi difficoltà”.
Su Dzeko e Zaniolo: “Edin è forte e determinato, si allena sempre bene. Ci sta un anno in cui non riesce a far gol come in altre stagioni. Ma la sua voglia e la sua determinazione mi hanno sempre fatto scegliere lui: sta facendo comunque un gioco importante per i suoi compagni. Zaniolo? E' una mezzala a tutto campo, è stato importante sia da trequartista che come esterno. Non sono i suoi ruoli, ma ha una tale prestanza fisica che può ricoprirli all'occorenza. Under? Vede la porta come pochi. L'infortunio gli ha fatto perdere qualità. Quando rientriamo non può restare avanti, deve coprire: deve migliorare sotto questo aspetto. Nel 4-2-3-1 deve rientrare e aiutare il terzino”.
Sulla situazione infortuni e scelte di formazione: “Karsdorp e Santon si sono allenati tutta la settimana, stanno bene ma non hanno i 90 minuti. Florenzi è un jolly, abbiamo sempre la possibilità di utilizzarlo nei due ruoli. Pastore? L'ho visto bene, non ha accusato il colpo dell'esclusione. Ci sono giocatori sensibili che pensano che l'allenatore non abbia fiducia in loro: invece ha capito”.
Sul suo futuro e l'erede in panchina: “Conte? Ora andrò a prendere qualcun altro a Fiumicino… Sono qui perché la Roma mi ha chiamato, da tifoso ho risposto con tutta la mia buona volonta. Finito questo, finirà il mio lavoro. Quando ho firmato avevo già deciso: sono arrivato qui in un momento di necessità. E' logico che mi sento di promuovere la mia squadra del cuore”.
Infine esalta Klopp e il Liverpool: “E' bello quando si costruisce una squadra a somiglianza dell'allenatore. Klopp è riuscito a prendere dei giocatori che sposano al meglio la sua filosofia. A Liverpool ha riscontrato alti e bassi, riusciva a farlo in casa ma non fuori casa: oggi invece c'è una grande unione tra società, allenatore e calciatori”.




















