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Juventus, Lippi lancia Kean. Poi ‘preannuncia’ il futuro di Allegri

L’esperto allenatore ha fatto il punto sui club italiani

JUVENTUS AJAX LIPPI ALLEGRI / Marcello Lippi fa il punto sulla stagione dei club italiani e in particolare della Juventus. Lo scorso week-end ha di fatto consegnato lo scudetto ai bianconeri: “Le altre squadre hanno cominciato a pensare ad altre cose, è giusto che il Napoli pensi all'Arsenal. Di conseguenza il campionato finisce con tre o quattro mesi di anticipo – le sue parole a 'Radio anch'io Sport' – Lo spettacolo ne risente? Non fa bene, anche in Francia è così. I campionati combattuti sono pochi, come quello inglese e tedesco. Con le grandi potenze non c'è niente da fare. Non è solo questione di bilancio, ma anche di capacità gestionale. Var? Fabbri ha perso una bella occasione, la possibilità di dare un calcio di rigore contro la Juventus, anche perché onestamente sembrava esserci quel rigore. Anche io mi domando: se a tutti sembra esserci, tu vai e lo vedi e non lo dai. Ma dallo un rigore contro la Juventus, che tutti ti applaudono”.

Lippi ha poi analizzato i pericoli per la Juventus contro l'Ajax: “Nel '97, prima di giocare con l'Ajax, vincemmo 6 a 1 col Milan. La partita è molto difficile, c'è il rischio che qualcuno possa pensare che il fatto di aver pescato l'Ajax sia stata una fortuna. Io credo che a questi livelli non ci sia mai fortuna nei sorteggi. E' un impegno molto difficile. Questa squadra aveva fatto una partita straordinaria col Real Madrid in casa, poi ne ha fatti quattro a Madrid. Io ho avuto la fortuna di fare quattro finali di Champions League, tre delle quali consecutive. In quel periodo noi vincevamo gli scudetti, ma li vincevamo all'ultima o alla penultima: ce li giocavamo fino in fondo. Non sarà la mancanza di competizione il problema della Juventus”.

Sul futuro di Allegri, Lippi ha le idee chiare: “Bisogna vedere se sono convinti che stia finendo un ciclo. La Juventus lavora ogni anno per aggiornare il ciclo. Io credo che finché c'è la possibilità di stare alla Juventus, uno ci deve stare. Andrà via? Credo di no, lui è molto stimato. Il rapporto che ha con l'ambiente è fantastico. Andrà via quando avrà capito che è finito un ciclo. Fino a un paio di anni fa c'erano due o tre squadre che erano un gradino sopra. Quest'anno la Juve ha un valore aggiunto, che ha bisogno che tutti gli altri si esprimano al meglio. Kean jolly vincente? Sì. Merita di essere gestito in base a quello che pensa Allegri. Adesso non so cosa succederà mercoledì sera, ma la forza di una squadra è anche la consapevolezza di avere un giovane che fa sempre gol. Questa è una carta importantissima da potersi giocare”.

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