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Calciomercato Torino, Mazzarri sul futuro: “Voglio un altro ciclo”

Il tecnico ha parlato anche di Cairo e Belotti

CLCIOMERCATO TORINO MAZZARRI / Walter Mazzarri si gode la buona stagione del suo Torino, reduce dall'importante vittoria contro l'Atalanta. Il tecnico ha fatto il punto sul campionato della sua squadra e sugli obiettivi futuri: “Aprire un ciclo? E’ il mio desiderio. Io qui sto da Dio. Ma non scordo le gerarchie. Non sono io il presidente. Cairo e io ci siamo detti cosa vogliamo fare, quando ci siamo messi d’accordo un anno fa – le sue parole a 'Tuttosport' – Se sono qui, è perché voglio fare qualcosa di importante anche col Toro. Un altro bel ciclo. Dopo l’Inghilterra, io non avevo bisogno di lavorare a tutti i costi. La mia è stata una scelta ricca di motivazioni. In Italia potevo tornare solo andando nel Toro. Era l’unica squadra adatta per me. E mi affascinava. E siccome Cairo mi studia da 10 anni, se mi ha preso è perché anche lui pensa di fare qualcosa di importante con me. La mia carriera parla. Cairo sa chi sono e come lavoro e dove posso arrivare, al fianco di un buon presidente. Quale lui è. Difatti parlammo anche di questo, prima di firmare”.

LA SQUADRA – “Il campionato ti guarda in faccia. Ti mette alla prova. Ho il dubbio che la squadra non abbia ancora una piena consapevolezza di quanto sia forte – prosegue il tecnico – Ora lo ripeto anche qui da voi: così i giocatori se lo leggono pure sul giornale! Il salto di qualità da compiere è questo. Io sono stato giocatore e so come ragionano i giocatori. Chi fa l’allenatore deve essere bravo sia a insegnare sia a fare scelte anche difficili. E mi ha inorgoglito molto il fatto che nelle ultime cinque partite il Toro abbia giocato bene e fatto risultato anche se ho sempre cambiato le formazioni. Chiunque entri, sa cosa fare”.

BELOTTI – “Un bravo ragazzo che interpreta bene il ruolo. Tiene più alla vittoria della squadra che al successo personale. E questa è una grande virtù per un giocatore. Tante volte fa una corsa a perdifiato per recuperare un pallone in difesa non perché glielo chieda io, ma perché lo desidera lui. Ci tiene ad aiutare i compagni e anche a dare l’esempio. E’ un trascinatore. E tecnicamente è anche migliorato molto, quest’anno. Certo, è un po’ che non segna, un paio di mesi. Ma sono momenti che vanno e vengono, nella carriera di un attaccante. E’ cresciuto tantissimo. Gli manca solo il gol, a questo punto”.

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