Mihajlovic ha parlato anche del Bologna e della sua infanzia
INTER ICARDI MIHAJLOVIC / Sinisa Mihajlovic fa il punto tra Bologna e Inter. Il tecnico dei rossoblu ha parlato in occasione della presentazione del nuovo libro del giornalista Alciato: “La guerra? E' una cosa che ho raccontato diverse volte, Alessandro mi ha chiamato per raccontare la mia esperienza. Quasi tutta la gente di oggi sente raccontare della guerra dai nonni, nessuno ha potuto vivere un'esperienza in prima persona come l'ho vissuta io – le sue parole ai microfoni di 'Sky' – E' una cosa che ti segna, ma ti fa capire che qualsiasi altro problema non è nulla rispetto a quello che si è passato. Nella vita, qualsiasi cosa succeda, capisco che è molto meno rispetto a quello che ho passato. Ho raccontato anche a Condò di questi due bambini di docici o tredici anni col mitra. Erano bambini ma li guardavi negli occhi ed erano uomini maturi. Uno diventa uomo prima di altri per il tipo di vita che ha fatto, per le esperienze”.
Inevitabile una domanda sul caso Icardi: “Non so come è andata la situazione. Icardi è un capitano dell'Inter, faceva sempre gol e li farà sempre. Non so le dinamiche, nell'Inter c'è gente con tanta esperienza. C'è Marotta, Ausilio, un allenatore esperto. L'obiettivo di tutti è fare il bene dell'Inter – prosegue Mihajlovic – Icardi è un giocatore importante, lo vorrei sempre nella mia squadra. Bisogna saperlo gestire, ma questo dipende dalla società e dall'allenatore. Forse è meglio che tutti facciano un passo indietro. Non so le dinamiche. Sarebbe nel bene di tutti se Icardi dovesse rimanere con la testa giusta. Qualcosa dovranno cambiare. Come quando si separano marito e moglie, la colpa non è solo di uno. Non so cosa succederà”.
Infine, un pensiero sul suo Bologna: “Sono riuscito a convincerli che col gioco possono essere superiori a squadre più forti di loro: Se fai la prestazione nessuno può dirti nulla. Adesso arrivano le partite alla nostra portata e dobbiamo ripetere gli atteggiamenti avuti con Roma o Juve. Sono curioso di vedere i miei ragazzi, anche se qualcuno dice che non ce la possono fare. Ora avremo l'Udinese, che sarà uno scontro diretto. Voglio vedere come reagiscono in una partita nella quale sono obbligati a far punti”




















