Cinquantesimo compleanno per il tecnico degli emiliani che si racconta a ‘La Gazzetta dello Sport’
BOLOGNA MIHAJLOVIC / Buon compleanno, Sinisa! 50 anni oggi per Mihajlovic, da meno di un mese alla guida del Bologna, che in un'intensa intervista concessa a 'La Gazzetta dello Sport' racconta la sua vita, le guerre vissute, la povertà e poi il successo: “La carriera da calciatore è stata unica – dice Mihajlovic . La Champions, gli scudetti, le vittorie… Forse potevano essere di più e mi chiedo se giocassi oggi quanto potrei valere. Ma dal pallone ho avuto tanto. Sono felice così”.
Quindi i retroscena sulle grandi panchine sfiorate: “La Juve mi chiamò l'ultimo anno di Conte, andai nella residenza degli Agnelli con Marotta e Nedved. Era tutto fatto. Ma alla fine Conte decise di restare. Salvo dimettersi due mesi dopo. Io ero rimasto alla Samp e a Torino è andato Allegri… L'Inter negli anni l'ho sfiorata così tante volte che ho perso il conto”.




















