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Torino-Inter, Spalletti al contrattacco: “Fate diventare gravi delle bischerate”. Poi il dubbio su Politano

Il tecnico nerazzurro presenta la sfida con i granata

TORINO INTER SPALLETTI / Il girone di ritorno non è iniziato al meglio per l'Inter, con il pari con il Sassuolo che ha allontanato il Napoli, ora a +7 sui nerazzurri. La squadra di Spalletti cerca riscatto domani alle 18 in una gara difficile sul campo del Torino. Il tecnico toscano presenta la sfida contro i granata, Calciomercato.it seguirà per voi i passaggi salienti della sua conferenza stampa.

SETTIMANA DI LAVORO – “Si è sviluppata in maniera correttissima perché l'avevamo a disposizione tutta nella sua lunghezza. È chiaro che se poi lei si vuole riferire al mercato a me toglie sempre qualcosa, non mi dà mai niente, soprattutto quando si incontrano partite di questo livello. Metterci altre attenzioni mi toglie qualcosa nel mio lavoro e nell’attenzione che serve per questa partita. Poi per quanto riguarda i piccoli contrattempi durante la settimana ce ne sono diversi. C’è quello che ha la febbre, quello che ha avuto la botta in allenamento, quello un po’ affaticato. Se poi però queste bischerate qualcuno le fa diventare una cosa grave è differente. Ce ne sono di tutti i tipi e tutti i giorni. So che siete abituati bene voi, che nelle interviste serali vi viene detto tutto, però poi non si può sempre raccontare tutto”

THOHIR E LIONROCK – “Non so se dobbiamo aspettarci un'Inter sempre più forte, ma me lo auguro. La storia e il passato e i tifosi si meritano un futuro roseo ed a loro vanno date risposte serie organizzando una squadra sempre più forte”.

SALTO DI QUALITÀ DEI BIG – “I risultati al di sotto delle aspettative quali sono (risponde al cronista, ndr)? Come si dice sempre, quello che si riesce a realizzare di più va bene e diventa ancora la base per andare avanti e quello che non va bene è un disastro. Non è così. Si lavora, poi quando si riesce a prendere tutto il meglio ok e poi ci sono momenti di difficoltà, ma è normale. Io non mi aspetto di più soltanto da alcuni, io me lo aspetto a livello di squadra. Questo fatto che si voglia dare forza e creare dipendenze è un giochino che va accettato ma da dentro non funziona. Non si dipende da un calciatore solo per fare risultati importanti e arrivare nella zona Champions. Poi è chiaro, è in base alle proprie qualità che ognuno deve mettere il suo meglio. Tutti devono creare i presupposti per un'Inter forte, non uno solo”.

ICARDI – “Secondo me sta facendo un buon campionato e sta facendo un gioco che riguarda quelle che sono le sue capacità e caratteristiche, è chiaro che come si è detto precedentemente gli si va a richiedere di metterci qualcosa di più per essere ancora più forte e completo. Lui dà la sua disponibilità per andare a prendere queste cose e metterle nel suo bagaglio a disposizione della squadra. Poi a volte ci si riesce e a volte no, ma Mauro sta facendo bene. Mi sembra che da appuntare ai miei calciatori non ci siano molte cose, al di là del fatto che poi nell'ultima prestazione abbiamo fatto qualcosa di meno di quello che possiamo”.

TORINO – “È una squadra costruita da un punto di vista fisico in maniera imponente, hanno un modo di fare e stare in campo dove la costruzione spesso passa dai contrasti e duelli fisici. Sotto l'aspetto della Garra sicuramente dobbiamo metterci qualcosa in più. Non è la nostra caratteristica, però poi bisogna essere pronti a contrastare quello che passa dentro le gare. Loro sono forti, hanno un allenatore forte, hanno una squadra forte, un club forte. L'allenatore la sa tutta anche lui la storia, lo sento molto simile come costruzione e come decorso professionale perché è partito da niente ed è riuscito ad allenare in giro per il mondo per cui le conoscenze le ha tutte”.

PERISIC – “È normale che poi in dei momenti di mercato si vada a parlare di lui perché è un giocatore forte che ha quelle qualità lì. Di quelli che non hanno possibilità di richieste non se ne parla, di lui se ne parla perché un giocatore forte e tutti vorrebbero avere in squadra. Questo però poi bisogna che si concretizzi e ci siano dei numeri corretti affinché si verifichi. Ci si aspetta da lui che continui a fare quello che ha sempre fatto sia a livello professionale che di campo, tentando di andare a metterci di più”.

CEDRIC SOARES – “Lo conoscono tutti. È legata al fatto di Vrsaljko perché poi abbiamo questa limitazione UEFA, quella casella lì andava sostituita. Lui ha da verificare questa situazione qui con la nostra e l'altra società, va fatto un ragionamento a tre. In questo momento l'Inter gestisce il calciatore, il cartellino è dell'Atletico ed il ragazzo è corretto che dica la sua. Stanno valutando la cosa migliore”.

POLITANO – “È dentro quel discorso che dicevo prima. Ha avuto un piccolo affaticamento, l'abbiamo messo in alcune esercitazioni ed in altre lo abbiamo tolto. Quando ci sono queste situazioni non chiarissime il day by day diventa importante. La valutazione giornaliera sulla condizione in funzione di quello che è avvenuto il giorno prima. Dobbiamo valutarlo anche oggi, ma siamo tutti fiduciosi che sia a disposizione, poi dobbiamo fare altre valutazioni”.

DALBERT – “È il più forte di tutti, per cui nessun problema. Giocatore fortissimo, calciatore di grandissimo livello e spessore. Ha giocato poco, colpa mia. Ne abbiamo un altro altrettanto forte, abbiamo la possibilità in quel ruolo lì di esibire una forza completa. Per quanto riguarda il futuro, Dalbert è uno di quelli sul quale puntiamo perché è anche giovane”.

GODIN – “Addirittura andiamo a parlare del prossimo mercato? Io ho a che fare con altri calciatori. Siamo sotto osservazione quando siamo in conferenza stampa. Mi sentono e vi sentono tutti”. 

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