L’esperto portiere ha parlato anche di Champions League e Juventus
PSG JUVENTUS BUFFON NEYMAR / Gianluigi Buffon fa il punto sulla sua stagione con la maglia del PSG. L'esperto portiere, parlando della bravura di Neymar, ha lanciato una piccola frecciata a Cristiano Ronaldo e Messi, intenzionati a vincere le prossime edizioni dell'ambito Pallone d'Oro: “Ho avuto la fortuna di giocare con Baggio, Del Piero, Totti, Pirlo. Erano giocatori immensi ma avevano un altro ruolo. Neymar ha un ruolo diverso e ogni volta riesce a mettere in mostra cose incredibili – spiega ai microfoni di 'Eurosport' – Con lui parlo spesso, ultimamente gli ho detto: “Ney, è impossibile che tu hai 25 o 26 anni e non hai ancora vinto un pallone d'oro. E' incredibile per me! Uno così forte come te lo deve vincere ora che ci sono ancora Ronaldo e Messi, non devi aspettare che smettano loro. Tu sei forte quanto loro, almeno. Nei prossimi cinque anni devi vincere tre palloni d'oro tu e due Mbappe”. Così ho detto”.
CHAMPIONS LEAGUE – “Non sono venuto al PSG per vincerla – prosegue Buffon – Sono venuto perché mi sentivo bene e potevo dare qualcosa. IL PSG in questi anni l'ho sempre osservato con grande ammirazione, ma non capivo perché in certi momenti si sciogliesse. E' una società che ha l'ambizione di vincere qualsiasi cosa. Finale con la Juventus? Se mi dicessero che il PSG va in finale, io lo accetto e sono felice di giocare la finale. Sarebbe complicato a livello emotivo. Alla Juve sono legatissimo, continuo a sentirli ancora tutti. Mi piacerebbe incontrarla prima, una finale diventerebbe compicata da gestire nel dopo partita. Se vincessi non avrei la serenità di esultare come meriterei, se perdessi sarebbe l'ennesima finale persa”.
LA PARATA – “La più bella? In finale di Champions League, Juve-Milan, penso di aver fatto una parata veramente bella su Inzaghi. Poi ho fatto una parata molto bella anche in finale di Coppa del Mondo su Zidane. Quella è stata una parata bella ma ne ho fatte centinaia più difficili: il momento e la situazione ha cambiato la mia vita. Io penso che ogni giorno vengo al campo cercando di ricavarmi cinque per migliorare qualcosa che so che non va come vorrei. Sono diventato perfezionista”.




















