Il vicepresidente nerazzurro ha parlato anche di Balotelli e delle sue difficoltà
INTER ZANETTI / Ospite negli studi di 'Radio Deejay' per presentare la sua nuova biografia, Javier Zanetti ha avuto modo di parlare anche di Inter, tra aneddoti passati, presente e futuro. Queste le parole dell'attuale vicepresidente nerazzurro:
NUOVE GENERAZIONI – “I ragazzi di oggi faticano, io penso che bisogna tornare alle radici: bisogna essere più severi, dobbiamo fare così. Spalletti è così, sì. Bisogna valutare il comportamento che i calciatori hanno durante la settimana, per mantenersi ad alti livelli bisogna solamente allenarsi bene, fare sacrifici. Senza sacrifici non arriva nulla e la vita lo dimostra”.
BALOTELLI – “E’ questione di testa ma alcuni, come Balotelli, non lo capiscono: Mourinho lavorava tanto sulla testa, allenamenti intensi di un'ora e mezza che ti portavano a concentrarti sempre ma lui si distraeva spesso”.
MOURINHO – “Penso che sarà sempre un grandissimo allenatore. Sia a Madrid che a Manchester i primi anni è andato bene, è andato in difficoltà nel secondo-terzo anno, magari nella gestione del gruppo. Però è facile parlare da lontano senza essere dentro la situazione. Credo che rimane comunque un grande tecnico e mi aspetto che torni subito in corsia”.
NUOVO RUOLO – “Io diventare allenatore? No, non ci ho mai pensato! Quando ho deciso di smettere volevo un'altra sfida, approfondire su altri argomenti che mi fanno sentire utitle per il club. Sto lavorando tantissimo per aumentare i ricavi e rendere la squadra competitiva”.




















