Il presidente è tornato sul presunto rigore non concesso a Pandev
ROMA GENOA PREZIOSI / Polemica in casa Genoa per il mancato rigore nella gara di ieri contro la Roma, quando nei minuti finali Pandev ha ricevuto una spinta da Florenzi nell'area giallorossa. Il presidente Preziosi, dopo le parole al veleno di ieri, stamane ha ribadito con forza il suo pensiero: “La Var non è un problema ma può essere di aiuto. Il problema è come la si utilizza e chi la utilizza – le sue parole a 'Radio anch'io Sport' – Se è nata per evitare episodi clamorosi e per garantire la regolarità della gara e se però continuano a far decidere solo agli occhi umani, non è di nessun aiuto. Su un gol convalidato dall'arbitro sono andati a cercare una scarpa in fuorigioco per quattro minuti. Ma in un episodio così clamoroso l'arbitro si rifiuta di consultare la Var. Il sistema è malato. Non voglio alimentare la cultura dei sospetti, ma quando succedono queste cose mi vengono cattivi pensieri. A me interessa solo che ieri abbiamo perso una partita che potevamo vincere: bisognava consultare la Var e l'arbitro si è rifiutato. Deve spiegarci il perché. C'era una contestzione in atto e sono andati a casa tutti felici e contenti ai danni del Genoa”.
DI BELLO – “In quanto uomo, di fronte a questa cosa, non si può sbagliare. Mi deve dare una spiegazione altrimenti io ho la cultura del sospetto. Non dovrebbe più arbitrare. Non è un errore, è un rifiuto di consultare un possibile fallo e la Var non è intervenuta. Per me è malafede, lo dico rischiando di essere deferito. Ma a 70 anni devo essere libero di dire quello che penso. In quell'episodio c'è stata tantissima, ma tantissima, malafede”.
