L’ex portiere giallorosso senza peli sulla lingua: “Società senza capo né coda”
ROMA FUTURO DI FRANCESCO CERVONE / Momento complicato per la Roma che non riesce ad uscire dalla crisi. L'ex giallorosso, Giovanni Cervone, ha analizzato così il periodo della squadra, reduce dalla sconfitta contro il Viktoria Plzen: “Le partite si possono perdere ma non così, contro un avversario di basso livello – ammette l'ex portiere della Roma dall'89' al 97' ai microfoni di 'SportNew.eu' – La gara contro il Viktoria Plzen dimostra che la Roma ha dei grossi limiti, chiunque vada in campo. E credo che anche l’allenatore stia in confusione”
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DI FRANCESCO – “Non lo manderei via – prosegue Cervone – Lui ha fatto qualche errore come succede a tutti i tecnici, ma prima ha sbagliato qualcun altro. Colpa della società e del mercato estivo? Certo. Ha sbagliato tutto dall’inizio. Questa stagione si avvia ad essere fallimentare. Io non so questi americani come la pensino, cosa accade a Trigoria. Non so chi comandi. Uno vive a Boston, oltre seimila chilometri da Roma, un altro a Londra e forse le decisioni le prende anche qualcuno che abita nella Capitale. E' una società senza capo nè coda”
DIFFICOLTA' – “C’è gente in mezzo al campo che cammina. Io ho visto un paio di giocatori quasi fermi, senza cattiveria agonistica. Nemmeno ai miei tempi erano così lenti. Pastore si mette a fare i colpi di tacco invece di fare le cose semplici. Nzonzi accenna ad una corsa poi si ferma. Un pachiderma si muove di più. Qualificazione in Champions? Così è impossibile”




















