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Atalanta, cori discriminatori contro Napoli: la Curva Nord replica a Gravina

La curva bergamasca ha diffuso un comunicato sulla propria pagina Facebook

ATALANTA CORI DISCRIMINATORI NAPOLI GRAVINA / Continua a tenere banco in questi mesi il tema delle discriminazioni e dei cori di matrice territoriale provenienti dalla maggior parte delle curve di Serie A. Dopo il ripetersi degli episodi e la proposa lanciata da Ancelotti di fermare le partite, anche il neo presidente della FIGC Gravina si è espresso a riguardo invitando gli arbitri a sospendere i match.

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Con un lungo post pubblicato sul proprio profilo Facebook, la Curva Nord dell'Atalanta ha però replicato al numero uno della FIGC: “Noi non siamo napoletani! Bergamo un'altra volta sarà il banco di prova per l'ennesimo strumento di repressione: ecco che si torna a parlare di razzismo, nello specifico di discriminazione territoriale. Qualcuno dice che dobbiamo essere più intelligenti, qualcun altro dice che non dobbiamo cadere nella trappola. Noi rispondiamo che saremo quelli che siamo sempre stati. Non prendiamo nemmeno in considerazione la possibilità di essere privati di una delle componenti più basilari ed elementari del calcio: gli sfottò tra tifoserie. […] Bergamo ha sempre schifato i cori beceri e gli ululati razzisti. Bergamo ha dimostrato di essere sempre stata una piazza matura e credibile. A Bergamo è sempre stata una questione di campanilismo e non di razzismo: ben venga quando sentiamo Bergamasco contadino cantato a gran voce nella maggior parte degli stadi italiani! Ben vengano gli odio Bergamo! Tutto questo vissuto sulla nostra pelle non ci ferisce, tutto questo non lo reputiamo razzismo ma anzi ci lega semplicemente di più alla nostra terra, ci rende ancor più fieri delle nostre origini. Noi non siamo Napoletani… la cosa è abbastanza evidente per tutti ma non per qualcuno!”.

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