Atalanta
Bologna
Cagliari
Como
Fiorentina
Genoa
Inter
Lazio
Lecce
Milan
Napoli
Parma
Roma
Torino
Udinese
Verona

Napoli-Chievo, Ancelotti: “Mertens ha preso un colpo, da valutare”

Il tecnico partenopeo parla in conferenza stampa

NAPOLI CHIEVO ANCELOTTI / Il Napoli ricomincia dal San Paolo e dal Chievo. La squadra azzurra vuole sfruttare il fattore campo contro l'ultima in classifica per continuare la sua marcia in seconda posizione, alle spalle della Juventus. I tre punti serviranno anche da viatico per affrontare la gara, forse decisiva, in Champions League, contro la Stella Rossa, sempre a Fuorigrotta. Il tecnico dei partenopei Carlo Ancelotti presenta la sfida ai gialloblu' di domani alle 15 in conferenza stampa. Calciomercato.it seguirà per voi le dichiarazioni dell'allenatore azzurro.

TOUR DE FORCE – “Abbiamo l'opportunità di restare competitivi nella seconda parte della stagione. Dobbiamo sfruttare le gare da qui a fine anno, per provare ad accorciare dalla prima in classifica e passare il turno di Champions”.

MILIK – “Tutti passano momenti buoni e meno buoni. In generale, la batteria degli attaccanti ha fatto benissimo, compreso lui. La squadra attacca bene ed è efficace, in questo momento magari Mertens è avanti a Milik, ma non ho bisogno che lui mi dimostri qualcosa in particolare”.

INFORTUNI E TURNOVER – “Nessun problema per i giocatori rientrati dalle nazionali. Peccato per Verdi, per Younes niente di grave. Un piccolo colpo subito da Mertens in allenamento da valutare. Diawara in campo è una possibilità, è tornato bene dalla nazionale e sta bene fisicamente. Noi siamo soddisfatti del suo rendimento anche se qualcuno si è lamentato dello scarso minutaggio. Meret è rientrato a pieno ritmo con gli altri, sta facendo lavoro completo da questa settimana. Domani andrà in panchina perché è convocato, poi vedremo come utilizzarlo. È una situazione atipica anche per me, non ho mai avuto tre portieri di questo livello: la cosa mi conforta ma la gestione non è così semplice”.

CALENDARIO – “Mai pensato che all'inizio fosse troppo difficile e ora particolarmente facile. Ogni partita va preparata per bene. Il Chievo è ultimo, ma ha motivazioni per risalire e ha cambiato allenatore. Di Carlo proporrà qualcosa di nuovo, non sarà facile, abbiamo poche indicazioni. Sulla carta, a Genova poteva sembrare una gara facile, poi si è complicata terribilmente, non solo per colpa nostra. Sei punti di distacco? Preferiremmo averne di meno, ma dobbiamo provare a ridurre. Non penso sia demerito nostro, visto che la Juve ne ha pareggiata soltanto una…. Dove saremmo a calendari invertiti? Non si può dire, la squadra comunque si sta esprimendo bene dopo un inizio non semplicissimo”.

PUBBLICO – “Mi fa piacere che domani ci siano 50mila persone allo stadio, vuol dire che c'è sintonia tra la squadra e i tifosi. E' un segnale positivo anche per il futuro, una componente che può essere determinante per i risultati. Merito mio? No, di tutti. I tifosi ci hanno sempre sostenuto e lo faranno ancora di più, si vede che i giocatori stanno dando tutto e lo si apprezza”.

LIVELLO DI GIOCO – “Siamo una squadra che ha sostanza e che sa leggere le partite. Sa giocare bene quando può e sa soffrire quando deve, il sacrificio collettivo è sotto gli occhi di tutti. Mi piace la qualità nel gioco che riusciamo a mettere e anche la personalità”.

PALLE INATTIVE – “Abbiamo segnato poco finora, è vero, dobbiamo migliorare. Ma va detto anche che abbiamo sofferto poco, se si eccettua l'inizio”.

PROVA DI MATURITA' – “Lo sono tutte le partite. Domani è molto importante, veniamo da 15 giorni di inattività. Bisogna iniziare bene questo ciclo che ci porterà alla sosta”.

FABIAN RUIZ E ALLAN – “Fabian è molto giovane, ma nel tempo raggiungerà sicuramente la nazionale maggiore. Per Allan sembrava impensabile fosse convocato col Brasile, eppure ce l'ha fatta, è un premio ai suoi sacrifici”.

STADIO – “Un San Paolo senza pista d'atletica? Vedendola dalla parte del tifoso, mi piacerebbe avere il campo più vicino. Spero che i tifosi del Napoli possa usufruirne in futuro. Il San Paolo ha grande tradizione e non va cancellato, semmai rimodernato. Fa parte della storia del calcio italiano”.

MOTIVAZIONI – “Bisogna fare ovviamente attenzioni, la partita di cartello la prepari in automatico mentre partite più abbordabili possono essere sottovalutate. Ma la squadra mi sembra affidabile”.

Gestione cookie