Calciomercato.it ha intervistato l’ex portiere, doppio ex della stracittadina ligure
GENOA-SAMPDORIA DERBY INTERVISTA ESCLUSIVA GIANLUCA BERTI / Attualmente è il direttore generale della Carrarese, ma Gianluca Berti, nel corso della sua carriera da calciatore, ha indossato – tra le altre – sia la maglia del Genoa (stagioni 1991-1992 e 1996-1997) che quella della Sampdoria (2006-2007). Per questo motivo, la redazione di Calciomercato.it ha deciso di contattare l'ex portiere per parlare con lui del derby Genoa-Sampdoria, in programma stasera alle 20,30.
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DERBY GENOA-SAMPDORIA – Con Gianluca Berti entriamo subito nel vivo della questione, cioè le sue aspettative in vista del Derby della Lanterna. Ecco cosa ci ha detto: “Si tratta di un derby che, da tradizione, è aperto a tutto. Di solito. le stracittadine vengono vinte dalla squadra che arriva peggio alla partita. Mi sembra di aver letto che la panchina di Juric è a rischio e quindi il Genoa dovrà fare la partita della vita, questo è fuori discussione. Sarà una partita in cui si giocherà col coltello fra i denti, nervoso come tutti i derby. In questo momento il Genoa, non avendo più i gol di Piatek soffre, ma l'attaccante polacco ha fatto ampiamente il suo dovere in questo inizio di campionato. Era partito talmente forte che era normale attendersi un calo fisiologico da parte sua”.
Berti su derby Genoa-Sampdoria, Juric, Ibrahimovic e calciomercato
PRIMO DERBY DOPO CADUTA PONTE MORANDI – Il derby di stasera assume un significato particolare dal momento che è il primo dopo la caduta del Ponte Morandi. Berti, che ha vissuto la città di Genova a più riprese nell'arco della sua carriera, ha condiviso con noi le sue emozioni: “Il derby Genoa-Samp raccoglie tutta Genova. Le persone di Genova ne hanno avute talmente tante negli ultimi anni, tra le alluvioni e la caduta del Ponte Morandi, che mi auguro veramente che la città possa vivere più serena d'ora in poi”.
BALLARDINI-JURIC E GESTIONE PREZIOSI – Abbiamo chiesto a Gianluca Berti un commento sulla gestione degli allenatori da parte del presidente del Genoa di Enrico Preziosi. Ecco la sua risposta: “Non so rispondere in merito, mi sembra che Ballardini stesse andando bene alla guida del Genoa a inizio stagione, quindi evidentemente c'era qualcos'altro, qualcosa che io non posso sapere. Certo, dispiace perché stava facendo bene”.
FUTURO GIAMPAOLO – Sulla sponda opposta, quella blucerchiata, si rincorrono le voci sul futuro di Giampaolo. Berti, in esclusiva a Calciomercato.it, ha dichiarato: “Giampaolo è un bravo allenatore e lo ha dimostrato fino ad ora. dall'Empoli alla Sampdoria. Ha fatto grandi cose, le squadre da lui guidate hanno una loro identità. Questo è tutto quello che so, non so dire però se questo sarà il suo ultimo anno sulla panchina della Sampdoria”.
SUGGESTIONE IBRA-SAMP E CALCIOMERCATO INVERNALE – A Gianluca Berti abbiamo chiesto un commento sulla suggestione Ibrahimovic-Sampdoria emersa nei giorni scorsi (e già smentita dall'avvocato Romei) e sul mercato che dovranno fare Genoa e Samp a gennaio. Questa è la sua risposta in esclusiva ai nostri microfoni: “Da quello che leggo, Ibrahimovic andrà al Milan e penso che lo stesso Ibra voglia andare al Milan e non alla Sampdoria. Non posso dire altro sui possibili movimenti di Genoa e Sampdoria a gennaio, queste sono cose che dovete chiedere a loro”.
CORSA SCUDETTO E CHAMPIONS – Allargando l'orizzonte sul campionato italiano, questo è il pensiero di Gianluca Berti su corsa Scudetto e Champions League: “Lo Scudetto può perderlo solo la Juventus, anche se Inter e Napoli quest'anno possono darle fastidio. La Juve, però, resta la favorita numero uno. Per quanto riguarda invece la corsa Champions, vedo la Roma un po' superiore a Lazio e Milan in termini di rosa. In questo momento i giallorossi stanno soffrendo, ma il campionato è lungo”.
CARRARESE – La chiosa finale è dedicata alla Carrrarese, di cui Berti è direttore generale, attualmente seconda in classifica nel Gruppo A di Serie C. Queste le sue parole: “La nostra stagione sta andando bene, certamente siamo stati penalizzati perché fino ad ora non abbiamo potuto usufruire del nostro campo. Su 12 partite ne abbiamo giocate 10 fuori, quindi qualcosa sicuramente abbiamo lasciato. Questa, però, non deve servire da scusa. Anzi, bisogna considerarla una spinta in più per andare a fare ancora meglio. Ce la vogliamo giocare fino alla fine”.
