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Calciomercato Milan, Scaroni: “Mai pensato a esonero Gattuso. Conte e Marotta? Vi spiego”

Il presidente del ‘Diavolo’ ha commentato anche i recenti rumors sul possibile ingresso di un socio di minoranza

CALCIOMERCATO MILAN SCARONI GATTUSO CONTE / Non solo il sogno Ibrahimovic, il patron del Milan Paolo Scaroni ha parlato di tanto altro nell'intervista concessa a 'La Gazzetta dello Sport'. “Nel calcio ci sono due montagne da scalare contemporaneamente, quella sportiva e quella economica: sono intrecciate e tenute insieme dal Fair play […] Il Milan potrebbe essere avvantaggiato: è il club italiano con il maggior numero di tifosi sparsi nel pianeta. Non vogliamo restino vecchi signori che ricordano vecchie glorie, vogliamo tornare a livelli economici e sportivi eccellenti”. Il modello da seguire è quello della Juventus? “E' l'unica società che si è messa a percorrere la strada dei club inglesi, nello stadio, nel gestire la tifoseria a livello internazionale, nella preparazione digitale – ha spiegato Scaroni – È un modello, certo. Ma lo dico anche se Agnelli non condividerà: vincere sette scudetti di fila è un bellissimo record, ma ormai i titoli nazionali perdono peso in favore delle competizioni europee. In Cina o in Brasile guardano le coppe più che i campionati. Per questo preferisco un Milan qualificato tre volte in Champions piuttosto che vincere uno scudetto”. Di seguito i passaggi più importanti dell'intervista selezionati da Calciomercato.it.

Calciomercato Milan, Scaroni: “Esonero Gattuso e Conte? Questa la verità”

GATTUSO – “Gli allenatori si valutano sui risultati. Oggi il Milan va più forte dell’anno scorso e Rino ha fatto meglio del suo predecessore. Dunque il tema non si pone. In più vedo che la squadra ha assorbito la sua grinta, anche se sarebbe meglio non si trasformasse in proteste. È vero che il primo tempo con il Betis mi ha rattristato profondamente ma, seppur con i lacrimoni, non mi è mai sfuggita alcuna battuta sull’esonero”. 

CONTE – “Magari non me l’hanno detto, ma io non l’ho mai sentito menzionare da nessuno. E personalmente non ho nemmeno il suo numero di cellulare”.

MAROTTA-PARATICI – “Con Marotta non c'è mai stata trattativa, avevamo già scelto il nostro a.d.. Lo stesso vale per Paratici: l’ho visto una volta, ma allo stadio”.

LEONARDO-MALDINI – “Sono un nostro grande successo, hanno dato stabilità e competenza a un club che negli ultimi anni le aveva perse per strada. Paolo l’ho visto benissimo, è sereno. Essere in tandem con Leo, che ne fatte tante, gli ha semplificato le cose”.

GAZIDIS – “[…] Sarà lui a gestire la macchina: io farò un passo indietro. Il Milan ha il problema vitale di aumentare ricavi, che oggi sono gli stessi del 2003 a fronte di spese per pagare i giocatori doppie o triple. Siccome non c’è più un mecenate che copre le uscite, occorre un’altra filosofia: Gazidis con l’Arsenal l'ha percorsa […]”.

NUOVO SOCIO MINORANZA – “Non ci sono trattative, zero, nessun socio in vista e nemmeno lo si cerca. Elliott (che ieri ha smentito ufficialmente, ndr) ha un disegno di ampio respiro da realizzare in 3-5 anni. Deve prima creare valore se un giorno vorrà disinvestire. È quello che un fondo fa di mestiere e i loro numeri, dal 1978 a oggi, dicono che lo fanno benissimo. Se poi arriva un compratore fantastico chissà, ma ora non esiste una simile prospettiva. Gordon Singer segue attentamente la parte investimenti, acquisti e cessioni”.

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