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Roma, arriva l’assoluzione: Raggi in lacrime

Il sindaco della Capitale è stata assolta perché il fatto non costituisce reato

ROMA STADIO VIRGINIA RAGGI / Virginia Raggi è stata assolta nell'ambito del processo che la vedeva imputata per falso in relazione nella nomina di Renato Marra a capo della direzione Turismo. Il pm aveva chiesto una condanna a 10 mesi di reclusione per il sindaco di Roma. Alla lettura della sentenza la sindaca è scoppiata in lacrime: “Questa sentenza spazza via due anni di fango, andiamo avanti a testa alta per Roma, la mia amata città, e per tutti i cittadini. Per i miei cittadini sono andata avanti a testa alta. Ho fatto tutto con correttezza e trasparenza nell'interesse di Roma. Umanamente è stata una prova durissima ma non ho mai mollato. Credo in quel che faccio, nel lavoro, nell'impegno costante, nel progetto che nel 2016 mi ha portata alla guida della città che amo. Un progetto che può andare con maggiore determinazione”. Il giudice Roberto Ranazzi ha emesso questo pomeriggio la sentenza: in base all'articolo 530 comma 1 del codice di procedura penale, il fatto “non costituisce reato”. Si chiude così il caso scoppiato a gennaio 2017 con la notizia dell'indagine a carico della Raggi. 

L'assoluzione ha ripercussioni anche per l'iter dello stadio della Roma: un'eventuale condanna avrebbe, infatti, portato all'addio della Raggi al Campidoglio di fatto rallentando tutto il progetto. 

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