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Inter-Milan, Spalletti: “Icardi perfetto così. Ecco le condizioni di Vecino”

Le parole del tecnico nerazzurro il giorno prima della stracittadina

INTER MILAN CONFERENZA SPALLETTI / Quattro punti in meno e una partita in più: così l'Inter si presenta al derby contro il Milan. Spalletti vuole riprendere il campionato da dove l'ha interrotto: vincendo e dando la caccia al secondo posto del Napoli per 'riprendersi' il ruolo di anti-Juve. Il tecnico nerazzurro parla in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Milan: Calciomercato.it seguirà le sue dichiarazioni in diretta. 

SUL VALORE DEL DERBY– “Il derby vale molto di più per quello che poi riesce a produrre nella testa dei giocatori e nell'entusiasmo dei tifosi. In queste due settimane non abbiamo mai pensato al Barcellona o ad altro, ma solo al Milan. L'unica competizione che conta ora è quella del derby. Questa partita sarà il termometro perfetto per capire quanto siamo malati dell'Inter. Il derby ti può dare moltissime cose in più dei normali tre punti, da portare nelle altre partite del campionato. Quindi quello che c’è da fare è usare benissimo il tempo che si ha davanti prima della partita, per il quale noi non abbiamo sprecato neanche un minuto”.

ATTEGGIAMENTO – “Quello che diventa fondamentale è essere esigenti con noi stessi, andando a richiedere grandi giocate, grande disponibilità, grande intensità, grande qualità e grandi confronti faccia a faccia. Questa partita vuole questo, poi è chiaro che ci sarà anche un risultato finale. Io non rinuncerò mai di chiedere grandi cose ai miei giocatori. Abbiamo un'etica nel modo di lavorare che cancella qualsiasi timore. Quando tu sei convinto di quello che fai e hai sentimento per quello che è il lavoro che fai, non ci sono timori di nessun genere. Vogliamo giocare a viso aperto, perché ci saranno molti interisti a sostenerci. La mia squadra è crescita di mentalità, di gioco, di carattere e ci sono ancora margini di crescita”.

SOSTA – “Non temo niente perché anche gli altri avevano diversi giocatori in Nazionale. C'è naturalmente da tener presente quelle che sono state le situazioni, ma è un lavoro in parte molto sviluppato per riordinare le fatiche: viaggi, minutaggi, problemi fisici, noi siamo al completo. Siamo tutti a disposizione, per cui io sono a posto”.​ 

MOMENTO ALL'INTER – “Io da quando sono diventato allenatore dell'Inter vado in giro petto in fuori e mani dietro la schiena. È bellissimo avere questi colori. Se poi si ha la fortuna, come ho io, di vederla da dentro lo stadio la partecipazione emotiva verso questa squadra e l'amore che la circonda sono particolarmente orgoglioso. È difficile trovare una partecipazione emotiva e fisica come quella che si vede a San Siro nei derby e tutta Milano deve esserne orgogliosa, per il messaggio che si manda nel mondo”.

GATTUSO – “Innanzitutto faccio i complimenti a Gattuso per come gioca la sua squadra. È un allenatore giovane, che stimo. Sta facendo vedere un modo giovane di far giocare la sua squadra. Ce ne sono altri di allenatori giovani che si possono citare e mi piacerebbe vedere come si gestisce la settimana. C'è De Zerbi, c'è Simone Inzaghi, Di Francesco, Martusciello, Giampaolo che ha una cinquantina d'anni e allena da tanto ma è giovane, anche essendo uno di quelli un po' più grandi ma ha un modo di allenare bellissimo da vedere. Gattuso è in questa lista di grandi allenatori che possono dare molto al nostro calcio”.

CONFRONTO INTER-MILAN – “Ci sono molti momenti che accomunano queste due squadre. Ad esempio, entrambe vogliono partire dal basso e costruire dal calcio di rinvio, giocando palla a terra. Entrambe hanno due attaccanti finali che giocano palla a terra. Poi magari vanno a concludere anche sui traversoni, ma difficilmente usano la pallata per giocarci addosso sulla costruzione bassa. Dentro lo sviluppo c'è poi la condizione per arrivare nelle zone di campo dove puoi mettere i traversoni. Le cose sono le stesse, c'è cura dei particolari da parte di entrambe le squadre”.

ICARDI-HIGUAIN – “Sono due calciatori che ti fanno rimanere a bocca aperta per le giocate che fanno. Uno probabilmente hanno caratteristiche diverse dall'altro, ma entrambi sono finalizzatori letali. Mi fanno sorridere quelli che dicono che Icardi non è molto tecnico, o che Higuain è più tecnico. Andiamo a vedere il secondo gol realizzato da Mauro contro la Spal, poi ne discutiamo. Essendo interista sono fiero di Icardi e non posso che scegliere lui”. 

VECINO – “Come già detto prima, siamo tutti a disposizione. Anche Vecino è recuperato e disponibile per domani”. 

CRESCITA ICARDI – “Non chiediamogli niente, lasciamo com'è che per noi è perfetto. Poi ci sono cose che tutte le persone intelligenti vanno a cercare di migliorare perché grattano in fondo al barile delle proprie possibilità e trovano qualcosa da migliorare, questo ne fa un professionista perfetto. Ma per quanto riguarda le qualità dentro il campo in funzione delle vittorie importanti Icardi è perfetto. In tutte le cose ci sono pro e contro. Lasciatelo stare com'è che a me garba così”.

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