Le scelte di Roberto Mancini fanno discutere e i risultati non arrivano
ITALIA MANCINI QUAGLIARELLA PAVOLETTI/ Il pareggio dell'Italia di ieri sera contro l'Ucraina ha lasciato l'amaro in bocca a tutti i tifosi. La Nazionale guidata dal commissario tecnico Roberto Mancini ha espresso un bel gioco ma è arrivata una sola rete. Il gol di Federico Bernardeschi, su errore del portiere ucraino Pyatov, non è bastato per ottenere una vittoria fondamentale per il morale, e le scelte del Mancio fanno discutere, soprattutto in attacco, dove manca la zampata di un centravanti di razza. Balotelli e Belotti non sono stati convocati, mentre Zaza e Cutrone sono tornati a casa per problemi fisici. In alternativa è arrivato a Coverciano Kevin Lasagna, che non ha giocato nella sfida di Marassi, e Ciro Immobile, una delle poche certezze offensive per gli azzurri, stenta a decollare. A questo punto, la domanda sorge spontanea: due attaccanti esperti come Fabio Quagliarella e Leonardo Pavoletti perchè non sono stati convocati?
Italia, la linea verde di Mancini e la necessità di un po' di esperienza
Quagliarella e Pavoletti, rispettivamente attaccanti di Sampdoria e Cagliari, hanno iniziato bene la stagione: l'ex Toro ha realizzato due reti e servito 6 assist per i suoi compagni, mentre Pavoloso ha già siglato 3 centri, tutti di testa. Con un modulo che punta a premiare gli esterni offensivi, la presenza in area di due giocatori come gli attaccanti italiani, avrebbe potenzialmente facilitato la strada verso la rete della squadra azzurra. L'unico problema è dato dalla carta d'identità: Quagliarella è un classe 1983, mentre Pavoletti è dell'88. La loro età non coincide con la linea verde varata da Roberto Mancini, che punta su giocatori esperti solo in difesa e a centrocampo. D'altro canto, avere degli attaccanti esperti e navigati nel gruppo, potrebbe facilitare l'inserimento dei nuovi all'interno dei meccanismi. Intanto domenica ci sarà la sfida con la Polonia e il ct potrebbe tornare a puntare sul tridente piccolo.
