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Torino, Cairo furioso con gli arbitri: “Il tema è grave. Saremmo in zona Champions”

Il presidente granata: “4 partite su 8 condizionate”

TORINO CAIRO ARBITRI / Il Torino alza la voce. Dopo lo sfogo del tecnico Walter Mazzarri, ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' interviene il presidente Urbano Cairo che torna all'attacco accusando la classe arbitrale per alcuni episodi che avrebbero danneggiato la sua squadra in questa stagione e non solo: “Questo Torino mi soddisfa. Tutto è migliorabile, ma siamo a tre punti dalla Champions e su 8 partite ne abbiamo avute 4 in cui ci hanno fatto arrabbiare. Dall’errore in Torino-Roma per il rigore non dato a Iago, poi il clamoroso gol annullato a Berenguer e poi ancora soltanto venerdì un gol dato al Frosinone che non c'era, per non parlare dell'espulsione non data a Koulibaly. Per cui se su 8 partite 4 sono macchiate da errori, con quei 3 punti che ci mancano il Torino sarebbe in zona Champions ed è assurdo che non venga utilizzata la Var. A me convinceva ed ero contento lo scorso anno, anche se inizialmente siamo stati penalizzati ma ci stava perché era uno strumento nuovo. Ma se dopo un anno siamo ancora qui ad avere un arbitro alla seconda partita in A che decide di non usare la Var… La Var ti aiuta a decidere. Il fatto di voler rimanere ancorati a non andare alla Var mi sembra incredibile. 4 su 8 sono tanti dubbi. L'anno scorso pure abbiamo subito tantissime penalizzazioni, qui il tema è grave“.

Cairo, poi, aggiunge: “Capisco che ci sia bisogno di tempo perché la Var sia capita bene anche da un giovane arbitro come Pezzuto. Io credo alla Var, tanto che ho suggerito di estenderla e poterla chiamare da parte di un membro di una delle squadre, a turno, almeno una volta a partita. Io ci credo tantissimo, ma dico: se c’è la Var, utilizziamola. Secondo me dopo un anno, ormai tutto deve essere capito anche perché abbiamo arbitri molto bravi e professionali e quindi dico: ma come si fa? Un errore come quello di Valeri sul gol di Berenguer contro l’Udinese, dall’alto della sua esperienza, mi lascia basito“. 

Infine, il presidente risponde ad un tifoso che gli chiede se il progetto Torino può puntare allo scudetto in futuro: “Io l’ho detto già, è evidente che sono ambizioso e punto sempre al massimo. Vincere lo scudetto non è una cosa facile, perché quando tu hai un fatturato, da cui deriva la spesa per i calciatori, che è a 70 milioni e che diventa 100 con la vendita di calciatori, ma quindi ti indebolisci, rispetto alla Juventus che ne ha cinque volte di più, ti poni in grave handicap. Senza dire poi che Napoli, Inter e Milan ne fattura due volte e mezzo, la Roma un paio di volte. Devi competere con gente brava che ha risorse molto maggiori e quindi è molto difficile. Noi dobbiamo cercare di migliorare ogni anno e vedremo dove arriveremo. La componente economica è troppo importante. Il che non vuol dire che noi non possiamo e non vogliamo cercare di fare meglio tutti gli anni”.

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