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Juventus, Lippi svela la possibile ‘causa’ dell’addio di Marotta e esalta Ronaldo

Le parole dell’ex allenatore bianconero sul tema caldo di casa Juve

JUVENTUS LIPPI MAROTTA RONALDO / Nelle ore calde dell'addio annunciato di Beppe Marotta al ruolo di Ad della Juventus, ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' è intervenuto l'attuale commissario tecnico della Cina ed ex allenatore bianconero Marcello Lippi che ha commentato: “Nessuno di noi deve condividere o non essere d'accordo, dobbiamo solo prendere atto di tale decisione perché nessuno di noi sa i motivi dell'addio. Prendiamo atto, è una società che non si può certo dire che non sia in grado di programmare. È ovvio che società così cambino nei momenti di massimo splendore – esordisce Lippi che poi aggiunge -. Se vogliamo possiamo fare una considerazione: Andrea Agnelli forse si sarà ricordato di quello che ha fatto il padre, che dopo 10 anni che si occupava di Juventus, ha cambiato tutto e ha fatto un ciclo importante vincente. Ha ricominciato un ciclo dopo 10 anni in cui la Juventus non vinceva, forse si è ricordato di quello che ha fatto il padre e vuole riprovare. Il dottor Umberto è stata una persona spettacolare nella storia della Juventus. Si vede che Andrea ha in mente in questo. In due anni arrivò la Champions League quella volta e non c'è dubbio che nella testa della Juve ora c'è quella. Può essere questo il motivo del cambio”.

Infine Lippi conclude: “La rosa della Juventus è da grande squadra. Fino a un paio di anni fa dicevo sempre che c'erano le solite davanti in Europa, adesso invece la metto nel gruppo di testa e può giocarsela con chiunque.I giocatori hanno capito che se vogliono far vedere al mondo che sono bravi, devono stare in squadre dove stanno tanti campioni, non pochi. Meglio giocare qualche partita in meno ma essere vincenti. Ronaldo? Non mi sta sorprendendo. Me lo aspettavo così, grande professionista, scrupoloso nella preparazione, i grandi campioni sono intelligenti e umili, lasciamo perdere i guadagni. Si è presentato con grande umiltà, si è messo a disposizione. Non mi aspettavo l'addio al Real, poi quando è venuto fuori che c'era la possibilità, alla Juventus sono stati bravi a cercarlo e a convincerlo. A quanto pare aveva fatto effetto anche l'applauso dopo la rovesciata e dimostra che c’è anche cuore oltre i guadagni”.

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