L’ex difensore bianconero ora radiocronista partecipando alla presentazione del libro del collega Riccardo Cucchi, ha detto la sua sulla situazione di alcune società del campionato di Serie A
BRIO CUCCHI JUVENTUS INTER/ L’ex difensore della Juventus, Sergio Brio, oggi commentatore e radiocronista, ha partecipato ieri pomeriggio alla presentazione del libro di Riccardo Cucchi, Radiogol. In veste di amico del giornalista della Rai anche l’ex giocatore ha espresso la sua opinione su alcuni degli argomenti trattati. Interessante è stata la sua visione riguardo la società italiane in mano a presidenti stranieri, come la Roma e l'Inter, e sulle squadre definite piccole oramai troppo distanti per farsi spazio tra le grandi: “Difficilmente oggi le squadre piccole possono vincere a discapito delle grandi come è stato per il Verona di Bagnoli e Di Gennaro ad esempio. C’è stato ad oggi un incremento della Juventus anche per la mancanza di Milan e Inter ma anche della Roma e del Napoli che in un certo senso l’hanno addirittura rafforzata vendendogli dei giocatori importanti. La Juventus è una società organizzata che programma e non lo dico perché ci ho giocato. È una società che ha vinto sette scudetti consecutivi se me l’avessero detto dieci anni fa non ci avrei creduto. Al di là dei meriti della squadra di Torino ci sono i demeriti delle altre squadre. Queste società non sono riuscite a programmarsi, soprattutto le milanesi che mi hanno deluso. Non mi sarei mai aspettato di vedere dei dirigenti cinesi a Milano, ma lo stesso vale per la Roma con la sua dirigenza americana. Hanno cambiato tanto e non sempre hanno avuto gli uomini giusti. È importante e determinante che il presidente di una squadra sia presente tutti i giorni che dialoghi con i suoi collaboratori e che partecipi anche fisicamente a decisioni di un certo tipo. Per questo penso che sia dura anche per le piccole società competere come una corazzata come quella bianconera”.




















