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Roma, autobiografia Totti: “Nainggolan voleva scappare dalla finestra”

Altri stralci della biografia scritta dall’ex capitano con Paolo Condò

ROMA AUTOBIOGRAFIA TOTTI NAINGGOLAN / Altro stralcio dell'autobiografia di Francesco Totti, 'Il Capitano', scritta con Paolo Condò. Ancora Spalletti al centro delle parole dell'ex numero 10 della Roma che rivela quanto accaduto prima dell'ormai famoso Atalanta-Roma, quello della lite con l'attuale tecnico dell'Inter: “Sabato sera a Bergamo io, Mire (Pjanic, ndr) e Radja (Nainggolan, ndr) siamo riuniti in camera mia – sullo schermo c'è il Texas Burraco – quando, attorno alle 23.30, Spalletti in tuta nera arriva di soppiatto davanti alla mia porta e si siede a terra subito fuori, la schiena appoggiata alla parete, in attesa, praticamente invisibile perché il corridoio è poco illuminato”. 

I tre sono avvisati da De Rossi della presenza del tecnico: “Sono le 0.15, un quarto d'ora dopo l'orario limite – scrive Totti – : nulla di particolarmente grave, ma Radja e Mire valutano ugualmente l'idea di scappare dalla finestra lasciandosi cadere giù. Siamo al secondo piano, però. È troppo alto […] Alla fine socchiudo la porta di quel tanto che basta per vedere le gambe distese di Spalletti. Radja esce fingendo di inciamparvi, “Oddio, chi è? Mister, ma che diavolo…”, Pjanic lo segue e io… chiudo la porta alle loro spalle. In tempo però per sentire la voce sarcastica di Spalletti: “Non fate i furbini, io lo so cosa facevate nella camera di Francesco, giocavate a carte”, e Mire subito: “Quali carte? No, eravamo al computer!”. “Facciamo i conti domani” è l'ultima, minacciosa frase che mi arriva”.

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