Il portiere: “Verratti è l’unico talento italiano. quando gioca con calciatori normali non viene capito”
PSG BUFFON / Il portiere ex Juventus Gianluigi Buffon, ora al Paris Saint-Germain, ha dichiarato a 'La Gazzetta dello Sport':
PSG – “”Il record di 7 vittorie su 7? Non dipende da me (ride, ndr), ma è molto bello e fa capire che si può sempre migliorare e fare qualcosa di nuovo e di storico. Mi sono approcciato a questa nuova avventura con questa intenzione, cioè di creare una sfida nuova e migliorare quello che è migliorabile. E' una piccola soddisfazione che ci prendiamo tutti insieme. Verratti? Marco è un giocatore incredibile, in questo momento è l'unico vero talento del calcio italiano per come gioca le partite, per qualità di tocco e vedute di gioco. Quando gioca con giocatori normali va in difficoltà perché non lo capiscono, a volte quelli troppo bravi fanno fatica ad essere capiti dagli altri (ride, ndr). Qua ha la fortuna di giocare con calciatori che al primo squadra lo capiscono.
INSIGNE, IL NAPOLI E LA JUVE– “Ormai la crescita di Insigne è consolidata, fa parte di quei calciatori molto importanti che, se in serata e messo nel contesto giusto, ti possono far vincere le partite. Ho grandissima amicizia, stima e rispetto per Carlo Ancelotti, domenica contro la Juventus ha una partita molto dura. La Juve è la Juve, in questo momento è la squadra italiana largamente davanti a tutti e anche a livello europeo si sta assestando tra le prime 3 senza dubbio. Deve essere da esempio per le altre italiane. Se dovessi giocare contro il Napoli, spererei che la scena me la rubasse Cavani. A volte preferisco passare inosservato”.
NAZIONALE – Con Mancini il discorso è molto chiaro: ci siamo sentiti a maggio e lui è stato molto carino e rispettoso. E' stato un colloquio costruttivo. A volte uno con la mia storia deve fare un passo indietro per autotutela. Purtroppo io vivo di sentimenti e emozioni e per la causa che sposo do l'anima. Per la Nazionale ho dato anche qualcosa di più e a volte non mi è stato riconosciuto. A 40 anni non voglio sembrare quello che vuole esserci per forza, io ci sono e ci sono sempre stato perché sono stato e sarò sempre Buffon. Se non la pensano così, io sto bene con la mia famiglia perché gli ho tolto già tanto tempo proprio per la Nazionale”.




















