Le parole del tecnico nerazzurro alla vigilia del match della quinta giornata di Serie A
SAMPDORIA INTER CONFERENZA SPALLETTI / L'Inter punta sull'euforia della rimonta Champions per ripartire anche in campionato. Archiviata la vittoria in rimonta al debutto nella massima competizione europea contro il Tottenham, i nerazzurri si tuffano sulla Serie A dove dopo il ko col Parma cercheranno la reazione sul campo difficile della Sampdoria. Alla vigilia della sfida, il tecnico interista Luciano Spalletti fa il punto sulle news Inter nella consueta conferenza stampa. Calciomercato.it riporta per voi, in diretta, le sue dichiarazioni.
Si parte dai microfoni di 'Inter TV': “Vrsaljko non è a disposizione, deve fare un periodo di lavoro differenziato per mettere a posto il problema che ha, mentre gli altri sono a disposizione. D'Ambrosio ha un pacchetto di minutaggio che ci può far star tranquillo sulla possibilità di utilizzo per tutti i 90' mentre Lautaro è fermo da un po' e ha bisogno di tempo per tornare al massimo. Due punte insieme? Ci abbiamo già giocato e può succedere di nuovo. Lautaro si è infortunato e non si è più avuto a disposizione, con Keita ora si può riprovare. La Sampdoria in Serie A ora è uguale al Tottenham in Champions, è una squadra forte con allenatore moderno che sa come portare avanti il suo discorso di come vede il calcio con uno staff di primo livello ed un modo di fare la sua professione lavorando sui dettagli”. Ora la conferenza stampa.
TOTTENHAM E CAMPIONATO – “È chiaro che se riesci a vincere queste partite qui ne usciamo tutti rafforzati e significa poi che i mezzi ci sono. Il punto potrebbe essere quello di riportarli sempre dentro e di andare poi a riusarli questi mezzi che ci sono. Noi ne abbiamo tratto beneficio anche sotto l'aspetto dell'entusiasmo da una vittoria del genere. Forse la partita di martedì ha nascosto dentro se stessa anche un bonus che vincendo domani potrebbe andare a moltiplicare quelle che sono le cose che ne ricevi. Riuscendo a dare seguito alla vittoria anche domani varebbe molto di più che aver vinto due singole partite”
NOTE POSITIVE – “Il carattere, la personalità e lo spirito che ha avuto la squadra. C'era il rischio di andare a ritrovare quelle discontinuità avute in precedenza quando siamo andati sotto, invece la squadra è rimasta in equilibrio ed è andata a giocare sempre in personalità ed alla pari, andando anzi ad aggredire alta nella metà campo avversaria. Mi riferisco a tutte le volte in cui siamo andati a costringerli ad un gioco sporco e spesso abbiamo recuperato palla. Questo è il carattere che mi fa piacere vedere, poi come dicevo bisogna riportarlo dentro in tutte le partite. Ci deve essere una cadenza dove tutte le volte riportiamo dentro la realtà delle nostre possibilità e la forza che ognuno di noi ha dentro le sue qualità”.
RESPONSABILITÀ – “Io ho un ruolo importante e dunque una responsabilità importante. Se pensiamo a come sono andate in certe partite è chiaro che non siamo soddisfatti, se però vado a pensare a come abbiamo lavorato, io trovo sempre il conforto della professionalità e della serietà perché noi lavoriamo in maniera seria e professionale, per cui sono quelle le cose importanti da fare sempre. Qui non si viene un giorno a pensare in un modo ed un giorno a pensare in un altro. Ci sono punti fermi e regole per fare questo lavoro e tutte le volte bisogna tentare di andare ad acchiapparle. Poi è chiaro che nel fare questo non sempre tu riesci a ricevere il massimo e poi viene fuori quella che è la mia posizione. Le partite sono ravvicinate, le avversarie sono forti e quando cali sotto il limite rischi. Probabilmente non abbiamo sviluppato ancora una personalità fortissima e questo abbassare di livello basta per avere poi dei risultati brutti che mettono poi, come ho sempre detto, in imbarazzo tutto il mondo interista”.
ICARDI – “Il miglioramento passa da tutto ed è chiaro che lui deve fare dei movimenti che danno del beneficio alla squadra e deve andare a considerare bene le sue qualità e devono cercare di acchiapparle per metterlo in condizione di esprimersi al meglio. Per realizzare un calciatore top bastano pochi secondi di grande talento, ma per fare una partita da 95' servono prestazioni di grandi personalità dentro alla partita e sempre vicino al pallone”.
RECUPERO – “In questi due giorni di recupero non so se sono bastati. Ho letto l'intervista di giocatori che sono arrivati alla finale del Mondiale che dicono quanto consumano partite del genere e questa col Tottenham può essere paragonabile, perché sono partite in cui si spende di più di una partita normale. Quelli che si sono allenati perché non hanno giocato hanno fatto il completamento a livello di fatica fatta in maniera correttissima. Stamattina si è rifatto qualcosa nell'allenamento in cui si è cercato di dare alcuni impulsi, ma poi le valutazioni si fanno domani sera perché non c'è altra possibilità. Le facce erano correttamente più serene e tranquille da un punto di vista poi da quello che è successo precedentemente. Alla Pinetina si viene a lavorare in una certa maniera, bisogna essere nelle condizioni di portare sempre a casa quel lavoro che ti dà un completamento per vincere le partite e fare risultati importanti. Nel calcio non si va più avanti nella casualità”.
TOTTI – “Le sue parole? Andrò a leggere il libro, poi nel caso dopo che l'ho letto si fanno due discorsi, ma adesso non vado a rispondere a nessuno e poi c'è una partita davanti che è molto più importante di qualsiasi cosa”.
RISULTATI – “Sì, vorrei che da questa partita qui col Tottenham ne esca una consapevolezza di quelle che sono le capacità ed il carattere. Noi abbiamo inizialmente tentato di fare la partita e di andare a pressare alto, poi qualche volta siamo stati costretti dalla qualità e dalla forza degli avversari a dover abbassare la squadra ma sempre compatti e uniti e dopo aver preso il gol non abbiamo perso la bussola e abbiamo cercato di alzarci un po' di più senza essere disuniti come ci era successo in determinati momenti nelle altre partite. Questa ora deve essere una qualità acquisita che dobbiamo riuscire a portarci dentro nelle prossime partite”.
CRONACA TREVISANI-ADANI – “L'esultanza loro è stata una mancanza di rispetto, soprattutto per i giornalisti italiani che tifavano Tottenham. Perché loro hanno riportato fedelmente le notizie dei fatti di come sono avvenuti in campo senza dare opinioni personali. Loro hanno fatto una telecronaca spettacolare che negli ultimi minuti hanno tirato dentro l'emozione a tutti quelli che erano fuori dallo stadio. Per cui gli si fa i complimenti e poi dando il massimo nel proprio lavoro si riesce sempre a sviluppare qualcosa di meglio”.
PERISIC – “Secondo me non ha fatto male nella partita dove poi l'ho tolto. Sotto l'aspetto delle distanze e della velocità pura fatta durante quei minuti lì è uno dei più alti come quantità e velocità d'espressione. Poi è chiaro che questo non ha avuto riscontro perché non ha fatto giocate talentuose come può fare uno come lui. Gioca o riposa? Sono considerazioni da fare poi con il resto del gruppo”.
DIFFICOLTÀ CON LE PICCOLE – “Mancano Rafinha e Cancelo? Lo abbiamo detto tante volte, non si potevano prendere. Si fa loro il miglior in bocca al lupo possibile, noi li abbiamo sostituiti cercando di andare a prendere quel buono che c'era. Abbiamo le stesse caratteristiche in altri giocatori. Per cui siamo tranquilli e cerchiamo di mettere in evidenza le qualità che siamo andati a prendere”.
JOAO MARIO – “Mi fa piacere che abbia parlato così perché è un buon ragazzo e attraverso questo suo modo di confrontarsi e considerarsi può trovare l'equilibrio per rendere al meglio. Può stare da più parti perché sa fare diverse cose, è chiaro che si mette in condizioni ottimali se gli si fa gestire la palle e si mette in una posizione di campo in cui la sua fisicità gli permette di non avere difficoltà. È un centrocampista più avanzato, un esterno e uno che se riesce a trovare l'equilibrio che dicevo, e supportato dall'entusiasmo, è un calciatore importante”.
SKRINIAR – “Da terzino se l'è cavata benissimo perché è fuori ruolo, deve andare su uno spazio più ampio contro avversari con caratteristiche di velocità pura e in quel ruolo lì ti vengono sempre a puntare avendo campo a disposizione per mettere in moto quella che è la caratteristica fisica di velocità. Lui ha fatto benissimo quello richiesto, non soffrendo mai quello che è farsi saltare in fascia. Nel secondo tempo è stato costretto a difendere in quella maniera ed è stato saltato un paio di volte, ma contro quegli avversari succede sempre. Sono tranquillo di potercelo riusare se ne avrò bisogno”.
SAMPDORIA – “Io ho particolare stima per quello che è il lavoro di Giampaolo perché è una persona squisita, un allenatore moderno, ci ha messo troppo per venire alla ribalta però sta facendo vedere tutte le sue qualità. Ha uno staff di primo livello, è uno che è sempre propositivo, è una squadra che costruisce dal basso e pronta a giocare in qualsiasi modo ma vuole giocare con la palla corta soprattutto col rombo nella posizione centrale. Il suo gioco è la vera insidia per noi”.




















