L’allenatore nerazzurro ha incontrato i giornalisti in sala stampa alla vigilia del match europeo
INTER-TOTTENHAM CONFERENZA SPALLETTI / L'allenatore dell'Inter Luciano Spalletti ha incontrato i giornalisti in sala stampa alla vigilia dell'esordio stagionale della squadra nerazzurra contro il Tottenham. Calciomercato.it ha seguito in diretta l'evento.
GARA DELLA SVOLTA – “Sicuramente sì, quella di domani è una gara della svolta, che può dare moltissimo a livello di entusiasmo e convinzione. Capita a proposito. E' una di quelle competizioni che non baratteresti mai per nulla al mondo, io ho avuto la fortuna di starci diverse volte. Dopo che ci sei stato, non puoi più farne a meno. (…) La Champions League è la DisneyLand del calcio”.
CAMBIAMENTI – “Non facciamo confusione perché ce n'è già abbastanza, d'ora in avanti si tenterà di essere più sintetici possibili. Se si prendono tutte le risposte e si mettono insieme senza la domanda si crea confusione. C'è pochissima confusione, noi analizziamo quello che facciamo e quello che dobbiamo fare. Ci sono responsabilità importanti per questo inizio e io ne ho la fetta più grande. Se si vanno però a prendere i numeri dell'ultima partita c'è poca confusione. Non abbiamo fatto gol, ma abbiamo comandato fino al 70' e poi siamo calati. Abbiamo preso gol e lì abbiamo fatto un po' di confusione per il timore di non farcela”.
SPOGLIATOIO – “Cosa ci siamo detti? E' sempre allo stesso modo. Funziona così: quando si gioca una partita, si rivede. Io la rivedo subito, la sera stessa, e poi la mattina imbastisco un discorso alla squadra. A volte il discorso è accompagnato da un video, a volte è più leggero, a volte più pesante. Ci si confronta e si toccano alcuni punti. Se i calciatori vogliono partecipare dicono la loro, in questo caso non hanno partecipato. Siamo tutti consapevoli di dover mettere qualcosa in più. Questa è una gara che si sogna fin da bambini. (…) Io non accetto che la squadra negli ultimi 10 minuti si divida così in due tronconi. Ci deve essere sempre un ordine e una consapevolezza del sistema provato. Questo mi è piaciuto poco. Abbiamo dovuto analizzare una serie di componenti in questa partita e c'erano tutte, ci è mancato il gol. Non abbiamo preso ripartenze come contro il Sassuolo, siamo stati ordinati e continui nell'atteggiamento fino al 70' o al 75'. (…) Zitti e raddrizzare, c'è tutto il tempo possibile per stare dentro sempre in questa competizione. C'è da andare a riprendere quei punti per arrivare a rigiocare questa competizione. (…) Giocatori remissivi? Non abbiamo fatto accuse, abbiamo fatto un'analisi e loro erano d'accordo. Nessuno ha parlato. Anche loro sono infastiditi per questo momento. E' tutto abbastanza chiaro, anche che i risultati arrivati sono pochi”.
PRONOSTICO DELLA VIGILIA – “Spero che la sofferenza e la fatica fatta per trovarsi qua a giocare questa partita siano superiori all'esperienza vissuta dai miei giocatori o al timore di andarsela a giocare. Si può dire che il Tottenham avrà più pressione perché in questo momento ha più esperienza o è più forte. Loro sono forti ma lo è anche l'Inter. Andiamo là a giocarcela”.
PROBLEMA DELLA SQUADRA – “Non siamo ancora stati in grado di prendere le qualità individuali del calciatore che ha numeri sotto il profilo della creatività. Ci sono valori individuali ancora troppo bassi in molti calciatori. Non dipende dalla condizione fisica o dal modulo di gioco, è un fatto che si può sbloccare in ogni momento”.
KANE – “Kane stanco? Non sono d'accordo. Abbiamo visto le partite del Tottenham e l'abbiamo visto operoso in qualsiasi situazione. Come scatti fatti, porta i numeri corretti per un attaccante forte. Il Tottenham si appoggia molto su di lui”.
MODULO – “Abbiamo sempre giocato con la difesa a 4, ma abbiamo costruito a volte con la difesa a 3. Come ha fatto anche il Tottenham. Quando attacchi a destra, il terzino a sinistra diventa il terzo centrale, lo fanno tutti. Poi se abbassi un centrocampista e tieni alti entrambi i terzini ti esponi a ripartenze”.
ICARDI – “Lasciamolo così com'è. E' fatto bene calcisticamente, gli piace più attaccare la profondità. Nell'ultima partita siamo andati ad affollare troppo l'area di rigore. Quando è tutto chiuso, bisogna avere l'estro rabbioso nell'uno contro uno e noi in qualcuno lo abbiamo, ma non lo abbiamo messo in pratica. Con i passanti, è uno dei più forti che io abbia mai allenato. (…) Il momento di Icardi è frutto del momento attuale, in cui la squadra non riesce a esprimersi in maniera ottimale. Lui ne riceve un gioco da chiudere più sporco di quello che dovrebbe essere”.
D'AMBROSIO – “Va valutato, lo andremo a fare domani. Oggi proverà a correre, ma penso che abbia dolore perché ha una contusione importante. Ieri ha lavorato bene e gli si è sciolta un po' ma il rischio che non ci sia c'è. Se così fosse, abbiamo le nostre possibilità con la disponibilità di qualcuno a fare qualcosa di diverso dalla sua specificità”.
BROZOVIC – “L'unico difetto che posso trovare in Brozovic in questo momento è quello di aver fatto troppa strada. Va troppo in giro, deve rimanere nella zona precisa dove deve dirigere le azioni. Perde di lucidità, mentre lui è un giocatore forte se riesce a mantenere ordine”.




















