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Italia, Caressa sta con Mancini: “Ecco cosa sta cercando. Balotelli? Mica è pazzo, ma…”

Il noto giornalista di Sky commenta la doppia prova azzurra in Nations League

ITALIA CARESSA MANCINI BALOTELLI / La brutta figura dell'Italia in Nations League contro Portogallo e Polonia fa male, ma non è un dramma. Questo, in sintesi, il pensiero del noto giornalista Fabio Caressa che dagli studi di 'Sky' fa il punto sulla nuova Italia di Roberto Mancini schierandosi dalla parte del commissario tecnico azzurro: “Io sto con Mancini e secondo me nell’analisi bisogna distinguere tra emotività e razionalità. Qui ci troviamo di fronte ad un allenatore che sta cercando una gestione. Le gestioni non possono essere a quindici giorni, sette giorni o un mese. In questo caso la gestione è a due anni e deve prevedere l’Europeo. In mezzo c’è la Nations League, dove però non possiamo pensare di arrivare tra le prime squadre. Come possiamo pensare di stare tra le prime quattro dopo aver fallito la qualificazione al Mondiale? Sarebbe stato un miracolo far bene, perché nessuno può pensare di risollevare la situazione in tre mesi. Stiamo cercando di ricostruire dalle macerie. Ho capito che ci sono le macerie per terra, ma sono state fatte prima. Non può essere accusato quindi come chi ha fatto cadere tutto. Un conto è arrivare a fine del processo con un insuccesso e un conto è partire da un insuccesso”.

L'analisi di Caressa poi prosegue: “Come ripartire? In questo momento non abbiamo una squadra di fuoriclasse. Abbiamo una squadra di giocatori potenzialmente forti. Verratti? Potenzialmente forte, ma in Nazionale non lo abbiamo mai visto. Balotelli? Potenzialmente forte, ma negli ultimi anni non lo abbiamo mai visto. È per questo che vuole puntare su Balotelli il Mancio, mica è pazzo. Sa che è un giocatore che può fare la differenza, se in condizione. Queste partite servono a costruire e per farlo devi prima scegliere i materiali. Come sceglierli? Devi sceglierli sotto pressione. Lui ha cambiato tanto per capire su chi poter puntare. E abbiamo delle risposte: Romagnoli è uno che tiene la pressione, Donnarumma ha ricominciato a tenerla, Caldara non la tiene e per questo non sta giocando neanche nel Milan. Lazzari è uno che nel calcio moderno può giocare, visto che è un laterale destro che spinge e il calcio moderno è fatto di questo. Balotelli al momento non è giudicabile perché non è in condizione, ma è colpa sua. Perché metterlo in campo? Per provare, per vedere se può avere un atteggiamento diverso e invece non ce l’ha avuto. E non è detto che alla prossima sarà chiamato. La convocazione di Zaniolo invece è un po’ alla Mancini, perché attiri l’attenzione e ti prendi il titolo di giornale, ma non è un nome su cui puoi costruire. Quella è una cosa un po’ da fenomeno diciamo. Per il resto però è una gestione a due anni e la Nations League non è un obiettivo. Se pensiamo che la Nations League potesse essere un obiettivo siamo pazzi. Quindi Mancini fa bene a chiamare tanti giocatori e fare tanti cambi, escluso Zaniolo che non l’avrei chiamato”.

Infine, Caressa conclude: “Chiesa? Nel 2018 le sostituzioni fanno parte del piano tattico della gara ed a gara in corso può essere decisivo, meno dal primo minuto. E questo lo ha visto. Zaza è un giocatore su cui si può puntare perché ha esperienza e secondo me quando smetteranno di chiedergli di quel rigore dell’Europeo potrà far bene in libertà. Mancini adesso sta cercando la coesione, perché è con quella che abbiamo sempre vinto e fatto bene. Per crearla, devi sfoltire il gruppo che porti. Quindi secondo me proverà 40-50 giocatori perché non sta cercando i più forti, ma quelli che si adattano al suo tipo di gioco. Vuole una squadra che corra il doppio degli altri e che gioca in modo omogeneo e compatto. Abbiamo chiesto tutti la ricostruzione, ora non possiamo volerla nell’immediato. Su molte cose ci riempiamo troppo la bocca. Io ho visto il germe di quello che vuole fare Mancini e sono fiducioso. Per farlo ha bisogno di coesione, che in questo momento non c'è, di tranquillità, che in questo momento non c'è, e di gamba, che in questo momento non c'è”.

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