Le sentenze dei giudici sui messaggi della app del gruppo Facebook
WHATSAPP MESSAGGI CHAT TRIBUNALE – WhatsApp è entrato sempre di più a far parte della vita quotidiana di milioni di persone di ogni ceto, età e condizione sociale. Ed ora la nota app di messaggistica istantanea del gruppo Facebook è pronta a sbarcare anche nei tribunali italiani. Informalmente quanto scritto sulle chat non costituisce una prova al pari di una email, anche se come questa può essere stampata dopo avere fatto uno screenshot. Ma i giudici stanno tenendo sempre più conto dei messaggi nelle loro sentenze, facendoli rientrare nel rango di prove atipiche.
WhatsApp, i messaggi possono costituire una prova legale
Una sentenza del Tribunale di Roma ha dato valore a una conversazione su WhatsApp tra un dipendente e il suo datore di lavoro in cui il primo dichiarava di non voler più prestare servizio a determinate condizioni. E' stata riconosciuta la qualità di prova scritta e quindi il licenziamento non era illegittimo. Ma la Cassazione ha messo dei paletti: lo smartphone deve essere consegnato alla cancelleria del tribunale ed essere affidato ad un consulente tecnico d'ufficio nominato dal giudice per la trascrizione dei messaggi.




















