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Juventus, Moggi: “Ronaldo lo avevo comprato anche io. Ma occhio a lui…”

L’ex dg bianconero ha commentato anche l’operazione che ha riportato Bonucci a Torino e spedito Caldara a Milano

JUVENTUS MOGGI / “Il calcio resta la mia vita, anche se quello di oggi mi fa schifo. Anche volendo, non potrei starne fuori. Continuano a telefonarmi e mi chiedono consigli”. Sempre schietto e sincero Luciano Moggi, nonostante la radiazione a vita dalla FIGC il calcio continua ad occupare il centro dei suoi pensieri. Dove il posto privilegiato lo occupa – chiaramente – la Juventus. In una lunga intervista concessa al 'Corriere dello Sport', Moggi ha parlato delle ultime mosse di calciomercato proprio dei bianconeri.

Juventus, Moggi: “Cristiano Ronaldo non lo avrei mai preso a 33 anni”

JUVENTUS – “Resto vicino alla mia Juve. Con Andrea Agnelli mi sento spesso. E' un ragazzo sveglio. E’ stato con noi 12 anni e ha imparato tutto. Lui sa bene che gli scudetti sono 36, tutti conquistati sul campo. Nessuno ha mai aiutato la Juve a vincere”. 

CRISTIANO RONALDO – “Suggerito io? No, lì è roba Fiat. E comunque io Cristiano Ronaldo l’avevo comprato. Aveva 18 anni e giocava nello Sporting Lisbona. Lo vidi e la mattina dopo firmai il contratto. Cinque miliardi più il nostro Salas, al quale avrei anche regalato un miliardo di buonuscita. Ma Salas preferì il River Plate e su Ronaldo arrivò il Manchester United. All’epoca era crisi nera alla Juve. Non avevamo una lira”. 

OPERAZIONE – “Come marketing, un’operazione straordinaria. Ma io non avrei mai preso un giocatore a 33 anni a quelle cifre e certo non l’avrei mai sbandierato prima di vendere Higuain, uno che comunque ti fa 20 gol a campionato. Prima avrei venduto il ‘Pipita’ per 50 milioni e solo dopo avrei annunciato Ronaldo”. 

RISCHI – “Quando consigliai Higuain alla Juve dissi: lo spersonalizziamo e lo adattiamo alla squadra. Adesso, invece, dobbiamo spersonalizzare la squadra e adattarla a Cristiano Ronaldo… Florentino Perez mi disse di lui che non giocava nel Real Madrid, ma nel Real Ronaldo. Dalla Spagna mi hanno fatto notare che se segna un compagno lui non va mai a esultare. Se segna lui, sceneggiate grandiose. Euforia dell’ambiente? Pericolosa come tutti gli eccessi. Ho consigliato ad Allegri di stemperare. Lui mi ascolta”. 

BONUCCI – “L'avrei ripreso? No. Dare Caldara al Milan in cambio è stata una c*****a. Ma hanno dovuto farlo per evitare una pesante minusvalenze su Higuain”. 

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