Il polacco subito in gol: i dubbi sul suo rendimento smentiti dalle statistiche
NAPOLI MILIK / Un'estate da perdere la testa: Milik in campo a sudare e lavorare per conquistare Ancelotti, fuori tutti a invocare l'acquisto di un attaccante top player per rispondere all'arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus. Non deve essere stato facile per l'attaccante polacco, forse più che superare i due infortuni al ginocchio che hanno rallentato la sua carriera nelle ultime due stagioni: lavorare con il fantasma di Cavani o di qualsiasi altro nome invocato dalla piazza si è rivelata impresa quasi più complicata che superare i due interventi. Milik però non si è fatto distrarre dalle voci intorno a lui e ha iniziato come meglio non poteva la stagione: maglia da titolare e gol con la Lazio tanto per dimostrare che il Napoli ha fatto bene a non ricorrrere al mercato per il grande bomber.
Napoli, i numeri di Milik: meglio di Mertens e Insigne
Del resto i numeri sono tutti dalla parte di Milik: il rapporto gol minuti giocati è il migliore tra gli attaccanti a disposizione di Ancelotti. Quindici realizzazioni in quarantuno presenze ma appena 1505 minuti giocati. La media è di una rete ogni 100,3 minuti di gioco, quasi un gol a partita. Statistiche che lo rendono più prolifico di Mertens, tanto per fare il nome di chi gli contende al momento una maglia da titolare: il belga ha giocato molti più minuti da quando ha traslocato al centro dell'attacco. Cinquantasei reti in oltre settemila minuti giocati dal 2016/2017, per una media di un gol ogni 125,6 minuti. Ma Milik ha fatto meglio anche di Insigne, pure lui a segno con la Lazio: per il numero 24 azzurro la media negli ultimi due anni è di una rete ogni 220,2 minuti. Insomma, suggestioni e isterie collettive a parte, il Napoli il suo bomber da un gol a partita – numeri alla mano – lo ha già in casa: tocca a Milik confermare di essere lui il grande attaccante per la corsa al titolo.




















