Il numero uno della federazione europea ha parlato anche del FPF e del caso Milan
UEFA CEFERIN VAR ITALIA SERIE A / “La UEFA ha svolto per molti anni una mole sorprendente di lavoro eccezionale che ha trasformato il calcio in Europa. Io voglio valorizzarlo”, si apre così l'intervista che Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, ha concesso al 'Corriere dello Sport'. Di seguito i passaggi più importanti selezionati da Calciomercato.it:
UEFA NATIONS LEAGUE – Si tratta di un’innovazione davvero affascinante che prevede l’eliminazione delle amichevoli inutili e che crea incontri realmente agonistici in una competizione tutta nuova senza modificare il calendario calcistico esistente.
VAR IN CHAMPIONS – Il sistema Var ha funzionato bene in Russia e credo sarà difficile tornare indietro. Ciononostante, ci sono ancora alcuni aspetti della procedura che non sono chiari e che dobbiamo risolvere, ad esempio riguardo alle circostanze nelle quali far intervenire il Video Assistant Referee. Non c’è dubbio che lo useremo prima o poi anche nelle competizioni UEFA.
SUPERLEGA – Le superleghe sono buone per i titoli di giornali, ma non hanno fondamenti reali. Tra oggi e il 2024 non cambierà nulla per quanto riguarda il formato della Champions League e i club sono stati una parte attiva in queste decisioni. La UEFA è sempre stata contraria a una superlega e continuerà a esserlo.
FPF – La ragione per la quale è stato introdotto è stato in primo luogo l’instabilità finanziaria dei club di calcio europei. I regolamenti del Fair Play Finanziario e del sistema di licenze per club della UEFA hanno aiutato molti club a migliorare la propria stabilità finanziaria obbligandoli a non spendere più di quanto guadagnassero. Il risultato è stato un incommensurabile miglioramento della salute del calcio europeo. Adesso è il momento di compiere il passo successivo ed è per questo che recentemente abbiamo dato un’ulteriore stretta ai regolamenti aumentando la trasparenza dei club attraverso l’obbligo di pubblicare le proprie informazioni finanziarie, compresi i pagamanenti agli agenti.
MILAN – Troppo severi? Il sistema è del tutto indipendente e credo che tutti debbano apprezzare il fatto che questo caso ha dimostrato che funziona.
CALCIO ITALIANO – Quali sono i problemi? Non sono il primo ad affermare che l’Italia ha un problema di infrastrutture che le impediscono di ospitare le maggiori competizioni. I giovani giocatori hanno bisogno delle condizioni giuste per essere invogliati a giocare a calcio. Forse lo shock per la mancata qualificazione al Mondiale potrebbe rivelarsi un elemento positivo, perché i club avranno bisogno di aiuto da parte del Governo. L’Italia ha un’innata passione per il calcio e una storia di grandi successi, ma le infrastrutture sono la chiave per lo sviluppo del gioco. Pertanto, ritengo che questa sia la sfida principale.




















