La presentazione dell’attaccante olandese con al fianco il direttore sportivo giallorosso
ROMA CONFERENZA MONCHI KLUIVERT / Conferenza di presentazione di Justin Kluivert da nuovo calciatore della Roma: in conferenza stampa l'attaccante olandese è affiancato come al solito dal direttore sportivo giallorosso. Calciomercato.it seguirà le loro parole in diretta testuale.
MONCHI – “Siamo qui per la presentazione di Justin, un acquisto importante per questa società perché abbiamo preso un giocatore forte per il presente ma anche per il futuro. Ha una qualità immensa e sono convinto che diventerà un giocatore importante per il futuro della Roma”.
KLUIVERT SU CARATTERISTICHE – “Sono un giocatore rapido, forte nell'uno contro uno. Proprio perché sono giovane devo migliorare soprattutto la fase difensiva”.
MONCHI SU TRATTATIVA PER KLUIVERT – “Non è stato facile. E' stata una trattativa complicata perché uno così, con questa prospettiva, lo vogliono tutti. Sempre ripeto la stessa cosa: quando c'è la volontà del giocatore di venire qui, tutto diventa più facile. La prima volta che abbiamo avuto un appuntamento con lui è stato importante fargli capire che nel suo percorso la Roma sarebbe stato il posto ideale”.
KLUIVERT SU DIFFERENZE CON OLANDA E RITIRO – “In Olanda non si dorme tutte le sere nel centro sportivo ma credo sia una cosa positiva per fare gruppo. Le infrastrutture sono ottime, c'è tutto per migliorare”.
MONCHI SU RITIRO – “Molto soddisfatto, lavorare qui è stata una bella scelta. Credo sia stato un bel ritiro, che abbiamo fatto ciò che Di Francesco aveva in testa”.
KLUIVERT SU OBIETTIVO STAGIONALE – “E' mostrare il mio valore, andare oltre quanto fatto in Olanda. Mettermi in mostra in Italia ma anche nel mondo. Sono giovane, ho tanto da imparare, non vedo l'ora di iniziare il campionato. Con questa squadra possiamo fare cose importanti”.
KLUIVERT SU ESPERIENZA IN ITALIA DEL PADRE – “Ho parlato con lui, mio padre conosce bene questo campionato. Abbiamo parlato non soltanto di Serie A ma a più ampio raggio. Voglio seguire le sue orme e i suoi consigli”.
KLUIVERT SU ROMA PUNTO DI ARRIVO – “Per me questo è un grande passo, sono in un grande club come la Roma. Arrivo dall'Ajax e arrivo in un grande campionato e in una società molto ambiziosa. Quello che succederà in futuro non posso saperlo: potrei rimanere per sempre o andare via, non si può dire”.
KLUIVERT SU EREDITA' PARTENTI – “Dovremmo dimostrarlo sul campo di essere pronti. Lo vedremo con questo gruppo di calciatore, a parole si può dire ciò che si vuole ma occorre dimostrarlo sul campo”.
KLUIVERT SU SERIE A – “Non credo sia inferiore alla Liga o alla Premier League. Nel campionato italiano ci sono grandi club e grandissimi calciatori, l'ultimo esempio è l'arrivo di Ronaldo alla Juventus. Ha attraversato un momento difficile ma sta recuperando terreno e sta tornando ad altissimi livelli”.
MONCHI SU GRIGLIA DI PARTENZA – “E' difficile parlare sulla carta, tutti siamo forti ma dopo bisogna competere. Lo scorso anno si parlava di una squadra che stava facendo un bellissimo mercato ed invece… Non cambia dire che si è la prima, seconda o terza squadra più forte, il mio obiettivo è fare la squadra più forte. Abbiamo un allenatore bravo, uno spogliatoio con ambizione e con testa, uno spirito di lavoro collettivo in tutta la società importante. Quando tutti vanno nella stessa direzione è più facile arrivare all'obiettivo”.
KLUIVERT SU TOTTI – “Francesco è un grande esempio, una leggenda, è normale guardare a lui e avere l'ambizione di raggiungere i suoi livelli. Ho parlato con lui ma solo dopo essere arrivato a Roma, non ha avuto un ruolo nel mio arrivo qui al club, ma è un punto di riferimento importante”.
MONCHI SU TEMPO NECESSARIO – “Capisco che la parola tempo è difficile da usare in questa sala perché arriva il direttore sportivo dalla Spagna e dopo molti anni senza vincere, uno dice tornatene in Spagna. Io però sono qui da 14 mesi e non posso farci niente che non si è vinto in passato. Ho bisogno di tempo: sono arrivato 14 mesi fa e abbiamor aggiunto il terzo posto e le semifinali di Champions, merito un po' di fiducia. So che sono tutti stanchi, ma io ci metto sempre la faccia. Se in due-tre anni non vinco niente, prendo l'aereo e vado via. Capisco tutti i tifosi perché – nessuno lo dimentichi – sono tifoso, sono diventato direttore sportivo per casualità”.




















