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Parma, Calaiò: “Non avevo secondi fini, non sono un criminale”

Ecco la deposizione dell’attaccante gialloblu’ alla procura FIGC

PARMA CALAIO' / Mano pesante della procura FIGC, che in merito al caso Spezia-Parma, ultima giornata di Serie B, sui messaggi prima della partita tra l'attaccante gialloblu' Calaiò e il giocatore ligure De Col, ha chiesto due punti di penalizzazione in classifica (o sei per la prossima stagione) per i ducali e quattro anni di squalifica per lo stesso Calaiò. Il siciliano, come riportato da 'Sky Sport 24', ha rilasciato la seguente deposizione durante l'udienza in Procura. “Erano messaggi innocui, stupidi e scherzosi, non scritti per alterare il risultato. Non c'erano secondi fini. Sono due mesi che sono sui giornali come un criminale. Mi sono dovuto giustificare piangendo con i miei figli. Ho 36 anni, sono quasi a fine carriera. Tutti sanno chi sono. Il mio comportamento è sempre stato quello di un professionista”.

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