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Calciomercato, caos Sporting CP: ecco cosa sta succedendo

La gloriosa squadra portoghese nel caos fra una dirigenza eccentrica e la violenza dei tifosi

CALCIOMERCATO SPORTING CP / Agli inizi degli anni 2000, essere un giocatore dello Sporting CP voleva dire militare in una delle squadre più importanti del Portogallo e del panorama europeo. Diciotto anni dopo, lo scenario è radicalmente cambiato: dal 'fuggi fuggi' dei giocatori biancoverdi alle manie di grandezza del presidente, Bruno de Carvalho. Tutto inizia sul finale di questa stagione tormentata per il club lusitano, eliminato per mano dell'Atletico Madrid in Europa League e fuori dalla zona Champions in campionato. Così, a seguito della debacle con i 'Colchoneros', l'imprenditore portoghese Bruno De Carvalho mette fuori rosa 19 giocatori. Una mossa mai vista nella storia recente e che si è presa le prime pagine del mondo del calcio, fra i nomi degli esclusi anche molti eccellenti, Rui Patricio e William Carvalho su tutti. Ma non basta, nell'ultima gara di campionato, lo Sporting cede al Maritimo e manca la qualificazione in Champions League.

Sporting CP, quando il confine fra tifo e violenza è labile

A seguito di questa cocente sconfitta, alcuni giocatori del club portoghese sono stati aggrediti veementemente da una frangia di tifosi. Il limite è stato superato. Bas Dost, il centravanti olandese, rimediò un brutto taglio alla testa e al termine della stagione calcistica chiese di essere svincolato dal club. Con lui Gelson Martins, Bruno Fernandes, William Carvalho, Rui Patricio e Podence. I giocatori non hanno retto un gesto così estremo e si sono buttati sul calciomercato per trovare una nuova squadra, Carvalho, ad esempio, è seguito dall'Inter di Luciano Spalletti. A questo punto il caos sembra terminato, viene nominato un nuovo allenatore, Sinisa Mihajlovic. Nove giorni più tardi, ancora bufera: l'insediamento della nuova dirigenza per gestire la crisi porta con sé l'esonero del tecnico serbo e l'arrivo di Josè Peseiro sulla panchina dello Sporting CP. Un'odissea che deve ancora scrivere il suo capitolo finale e che arriva in concomitanza con il Mondiale non particolarmente entusiasmante del Portogallo, fuori agli ottavi.

Giorgio Trobbiani

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