Il turco si è ripreso dopo un avvio in salita e ringrazia il tecnico
JUVENTUS MILAN CALHANOGLU / E' stato uno dei giocatori più in difficoltà nell'inizio di stagione del Milan. Con l'avvento di Gattuso si è, man mano, ripreso, fino a diventare uno dei protagonisti della risalita e ora vuole provare a incidere nella finale di Coppa Italia contro la Juventus. Hakan Calhanoglu, in una lunga intervista alla 'Gazzetta dello Sport', racconta il suo primo anno in Italia. “All'inizio vedevo tutto scuro – spiega – La difficoltà principale era non capire la lingua. E per la lunga squalifica in Germania ero fuori condizione. Ma Gattuso mi ha cambiato la mentalità. Con lui ho riacquistato fiducia in me stesso, mi ha aiutato anche a godermi la vita privata, perché all'inizio non uscivo mai, quando non ero con la squadra ero sempre a casa. Gattuso ha giocato, sa di cosa un calciatore ha bisogno. Tutta la squadra ha però sempre avuto fiducia in me. Con Montella non ho mai avuto problemi e ci tengo a specificarlo, ma lui aveva la sua filosofia. Non è un cattivo tecnico, ma mi lasciava poca libertà in campo. Con Gattuso mi trovo meglio e soprattutto lui mi parla anche in inglese, mentre Montella mi parlava solo in italiano e avevamo difficoltà a comunicare. Ora testa alla finale con la Juventus. E' la mia prima finale in carriera e vorrei il mio primo trofeo. Per batterli serviranno mentalità e cuore. E dovremo limitare tra gli altri Douglas Costa, ma non solo lui. Mi piacerebbe poter essere decisivo con un mio calcio di punizione. Da quando sono in Italia non sono ancora riuscito a segnarne uno…”.




















