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Inter, che fine ha fatto… Francesco Moriero

Nuovo appuntamento con la rubrica di Calciomercato.it sugli ex giocatori nerazzurri

INTER MORIERO / Torna su Calciomercato.it la rubrica 'Che fine ha fatto?', che ha come scopo quello di riportare all'attenzione dei tifosi interisti e non solo i giocatori che in passato hanno indossato la maglia nerazzurra finendo poi nel dimenticatoio. Le news Inter di oggi ci portano a parlare di Francesco Moriero.

Inter, i bei ricordi di Moriero

Approda all'Inter dopo un breve passaggio al Milan, a cui andò in cambio André Cruz. Fu quindi protagonista di uno dei primi scambi di calciomercato tra nerazzurri e rossoneri. All'epoca aveva 28 anni, era un esterno rapido e dotato di ottimo dribbling. Prima del grande salto a Milano aveva trascorso tre anni importanti alla Roma, che lo aveva strappato al Cagliari nel 1994 per circa 8 miliardi delle vecchie lire. Diventa subito uno dei pilastri dell'Inter targata Simoni e, soprattutto, Ronaldo. Famoso e ancora ben vivo nella mente non solo dei tifosi interisti il gesto di lucidare le scarpe al 'Fenomeno' (e non solo) dopo ogni gol. Darà un grande contributo alla conquista della Coppa Uefa (l'unico trofeo vinto da Moriero, ndr) nel 1998, battendo in finale la Lazio, nella stagione piena di episodi arbitrali che indirizzano lo Scudetto alla Juventus lasciando ai nerazzurri solo la 'gioia' del secondo posto. Le ottime prestazioni gli fanno guadagnare la convocazione per il Mondiale francese, dove l'Italia di Maldini uscirà ai quarti – ai rigori – contro la Francia. Non all'altezza del primo, anche per problemi fisici, il secondo e il terzo anno (che sarà anche l'ultimo). Nel 2000 lascia l'Inter (83 presenze e 10 gol in tutto, ndr) e passa al Napoli, con cui dopo un biennio avaro di soddisfazioni chiuderà la carriera da calciatore. Nel 2006, in Costa d'Avorio, comincia a fare l'allenatore: in più di dieci anni ha cambiato già tante panchine, dall'Africa Sports al Crotone, dal Grosseto al Lugano fino alla Sambenedettese, dove (giusto ieri) è tornato cinque mesi dopo il suo esonero.

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