L’allenatore giallorosso ha parlato a circa 48 ore dal match di Champions contro il Liverpool
ROMA DI FRANCESCO / L'allenatore della Roma Eusebio Di Francesco è stato ospite della trasmissione 'Che tempo che fa'. Ecco le sue parole: “In questo momento conosco tanti allenatori che danno consigli. Non mi infastidisce assolutamente, fa parte del calcio. Tutti si sentono importanti. Anche nelle vittorie. 'Te l'avevo detto io!”'. Ma quando perdo non mi ha mai detto niente nessuno (ride, n.d.r.). Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, sono venuto qua per lanciare un messaggio: io ci credo. Siamo arrivati alle semifinali, cosa difficilissima. Ma io non mi accontento mai. Vogliamo credere a questa rimonta. Io sono sempre ottimista. Gli scontri fuori dallo stadio? Sono contrario a ogni forma di violenza. Si è trattato di una minoranza, che non ha nulla a che vedere con il tifo. E rovinano l'immagine di una tifoseria grandissima sotto tutti i punti di vista, una tifoseria così appassionata. I titoli dopo Roma-Barcellona? Non li ho guardati, questa è la forza. Non andare dietro nel bene o nel male a queste cose. Vedere la gente gioire è la cosa che mi riempie più di gioia. Zeman? Ha una grandissima cultura del lavoro, il suo è un duro lavoro che oggi si fa molto meno. Mi faceva ridere e ancora oggi mi fa ridere. Ancelotti o Mancini per la Nazionale? Sono i due più indicati. Ancelotti ha detto no? Io ci credo poco, Costacurta potrebbe convincerlo. Juve o Napoli per lo Scudetto? Dopo la partita di oggi, la Juve è favorita ma i bianconeri devono venire da noi. Noi determinanti? Per noi, non per gli altri”.




















