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Milan, Gattuso contro tutti: “Inutile trovare alibi e colpevoli: bisogna stare compatti”

Sfogo del tecnico rossonero in conferenza stampa

MILAN GATTUSO / 'Incazzoso'. Così si è definito lui stesso Gennaro Gattuso nel corso della conferenza stampa odierna che precede Bologna-Milan. I rossoneri non vincono da più di un mese e arrivano dalla sconfitta casalinga contro il Benevento dopo aver vissuto settimane di rumors riguardanti la società. Fattori esterni sfavorevoli che il tecnico non ha apprezzato mostrando tutto il suo disappunto in uno sfogo andato in scena oggi davanti alla stampa e riportato dall'inviato di Calciomercato.it: “Quando un allenatore allena il Milan avrà sempre pressioni. In questo momento e nei momenti di difficoltà bisogna essere bravi a stare compatti, bravi anche i miei giocatori a dire una parola in meno a voi giornalisti, bravi che qualche persona che rappresenta la società dica una parola in meno e stia zitto, bravo l'allenatore a non rispondere alle chiamate e far finta di non leggere WhatsApp. Bisogna essere bravi a gestire questo momento dove ci stiamo giocando tanto e queste chiacchiere da bar non ci portano da nessuna parte, se non all'inferno”.

Lo sfogo di Gattuso prosegue: “A fine stagione la società viene e mi giudica: ho tre anni di contratto e può dirmi 'non sei all'altezza, stai a casa!'. Vale per tutti, per il Direttore Mirabelli e anche per il direttore della comunicazione. Tutti siamo giudicati. Farci male da soli a cosa serve? A nulla, questa è la mia visione. Questa società non ha bisogno di alibi, sarebbe facile per tutti trovare alibi e colpevoli. Un po' di colpa la ho io perché non arrivano i risultati e alleno questa squadra. Se a livello comunicativo molte cose non funzionano è colpa dell'area comunicazione, se qualche giocatore sta rendendo al di sotto delle aspettative la responsabilità è di Mirabelli e se i conti sono perfetti sará di Fassone: ognuno ha responsabilità!”.

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